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SPECIALE PESACH 5784

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    Sul divano della casa di Ditza Or, nella zona meridionale della Samaria, c’è un poster di cartone a grandezza quasi naturale di suo figlio Avinatan. Una foto scattata poco prima che il ragazzo venisse rapito a Gaza: in questo scatto Avinatan appare in forma, con i capelli dorati, proprio come una star del cinema.
    “È un ragazzo così bello” dice sua madre sorridendo. Avinatan ha conseguito una laurea in ingegneria elettrica ed è stato immediatamente accettato per lavorare nel team di sviluppo di un’enorme multinazionale. È un racconto toccante quello di questa madre orgogliosa di suo figlio, un sorriso che per un momento sembra alleggerire, solo un po’, l’oscurità che si nasconde nel suo cuore. L’oscurità che combatte con grande coraggio da quasi sette mesi in cui Avinatan è tenuto prigioniero nelle mani di Hamas. Ditza e Yaron, il padre del ragazzo, non hanno più notizie di loro figlio ormai da ottobre.
    “Tutto quello che abbiamo è il video in cui si vede il suo rapimento insieme a Noa” dice Ditza. “Purtroppo, dalle testimonianze delle persone che sono state rilasciate abbiamo appreso che una volta raggiunte le profondità dell’inferno, lì a Gaza, i terroristi hanno separato gli uomini dalle donne. Alcuni di quelli che sono stati rilasciati hanno detto che Noa stava bene. Tuttavia, nessuno ha visto Avinatan. Non sappiamo nulla di lui” racconta la donna durante un’intervista rilasciata alla stampa locale.
    Noa Argamani è la fidanzata di Avinatan, la sua compagna da ormai due anni. In molti hanno riconosciuto Avinatan e Noa dal video del loro rapimento, che è diventato uno dei simboli del 7 ottobre. Quel video orribile video che li ha trasformati in Romeo e Giulietta della guerra, due bellissimi giovani innamorati che venivano bruscamente e forzatamente separati l’uno dall’altro.
    Avinatan è ancora uno dei tanti uomini ancora tenuti prigionieri da Hamas. “Dove sono Avinatan e Noa? Perché non sono seduti qui insieme a me? Vorrei averli qui, a tenersi per mano bevendo una tisana, parlando dei loro piani per un futuro condiviso” dice ancora Ditza, la mamma del ragazzo.
    E ciò che è ancora più doloroso per Ditza è che non ha ancora incontrato Noa di persona, non l’ha ancora ospitata nella sua casa. Avinatan e Noa si sono conosciuti alla Ben-Gurion University; non hanno studiato nella stessa classe eppure si sono innamorati. “Stavamo aspettando di vedere se la loro relazione diventava più seria per fare le presentazioni” dice Ditza. “A novembre, avevano in programma di trasferirsi insieme a Tel Aviv” racconta la donna.
    Avinatan è il secondo dei suoi sette figli. Tre di loro sono già sposati con figli, e la donna è già nonna di nove nipoti. “All’inizio, subito dopo il 7 ottobre, tutti i miei figli sono venuti qui e hanno dormito con me. La casa era piena. Aspettavamo tutti insieme il ritorno di Avinatan” racconta la donna. Ma quel periodo è finito, e ora, dopo troppi mesi, Ditza aspetta sola il ritorno di suo figlio e della sua compagna Noa, speranzosa che potrà finalmente vederli insieme felici.

    ISRAELE

    Noa e Avinatan rapiti insieme il 7 ottobre: il racconto della madre del ragazzo

    Di Michelle Zarfati

    Sul divano della casa di Ditza Or, nella zona meridionale della Samaria, c'è un poster di cartone a grandezza quasi naturale di suo figlio Avinatan. Una foto scattata poco prima che il ragazzo venisse rapito a Gaza: in questo scatto Avinatan appare in forma, con i capelli dorati, proprio come una star del cinema. “È un ragazzo così bello” dice…

    ROMA EBRAICA

    La dieta di Pesach

    Di Elisabetta Fiorito

    “Non c’è meglio di Pesach per dimagrire”, mi sono detta l’altro giorno carica della spesa di matzot (le sfoglie di pane azzimo) israeliane e francesi nonché di ciambellette, biscotti all’arancio, patatine in busta. “In fondo, senza lieviti ci si sgonfia e finalmente riuscirò a fare l’agognata dieta in vista della prova costume”. Non che non mi renda conto che tutto…

    NEWS

    Scuole ebraiche: la visita del filantropo Uri Poliavich

    Di Victor Fadlun

    Martedì scorso abbiamo avuto a Palazzo della Cultura una visita importante: è venuto per conoscere la nostra realtà Uri Poliavich, fondatore della multinazionale Soft2Bet, filantropo che dedica risorse ed energie al miglioramento delle scuole ebraiche in Europa. Quella di Mr. Poliavich è una storia di tenacia e successo: nato in Ucraina, da giovane con la famiglia ha dovuto lasciare il…

    NEWS

    G.I. Jews – Il ruolo dei soldati ebrei nell’esercito americano durante la liberazione dell’Italia

    Di Samuele Rocca

    Nel 2006, Deborah Dash Moore pubblicava un libro seminale, GI Jews: How World War II Changed a Generation, per capire l’evoluzione e la trasformazione dell’identità ebraica in America negli anni della seconda guerra mondiale. Più di 550.000 ebrei, volontari e di leva, cittadini, figli, nipoti, discendenti di emigranti, o emigranti di fresca data dalla Germania e dall’Italia, scampati alle persecuzioni,…

    ISRAELE

    Lo scontro diretto con l’Iran: non un episodio ma il centro di una guerra che continua

    Di Ugo Volli

    Perché l’Iran attacca Israele Bisogna sempre tenerlo presente: la guerra iniziata il 7 ottobre non è solo il risultato di un bestiale pogrom di massa sul territorio israeliano da parte delle organizzazioni terroristiche e di molti civili di Gaza al loro seguito; è anche una tappa importante della guerra di lunga durata dell’Iran per la distruzione dello stato ebraico. Si…

    EUROPA

    L'Haggadà di Sarajevo, storia e fascino di un manoscritto immortale

    Di Claudia De Benedetti

    A poche ore dall’inizio di Pesach in ogni casa ebraica le haggadoth sono pronte per essere utilizzate: ne esistono tantissime versioni più o meno preziose e conosciute. L’Haggadà di Sarajevo ha una storia e delle caratteristiche che meritano di essere narrate: si distingue per la bellezza delle sue immagini, per l’utilizzo di colori impreziositi da oro e rame, per il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pesach 5784 - Che differenza c’è tra questo Pesach e tutti gli altri?

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Sappiamo tutti qual è l’importanza di Pesach e come questa festa sia l’occasione per ricordare la nostra storia, le nostre origini, per ritrovarsi in famiglia e con amici. Le regole di Pesach sono impegnative, tra pulizie, alimentazione speciale, organizzazione dei sedarìm. Per quanto siano differenti i modi di rapportarsi alle tradizioni, da chi è strettamente rigoroso e attento a tutti…

    Cultura

    Casale Monferrato, un libro e un documentario di Marco Di Porto ricostruiscono la deportazione degli ebrei di Rodi

    Di Redazione

    Il 23 luglio di ottant’anni fa, a Rodi, più di 1.800 ebrei italiani furono arrestati dai nazisti e trasportati, prima sui barconi e poi su un treno merci, al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Tutto in un solo giorno. Questa tragica pagina della storia sarà rievocata nei prossimi mesi in tutta Italia. Ad avviare l’iniziativa, il Complesso ebraico di Casale…

    NEWS

    La risposta all’Iran è arrivata: attaccata base militare a Isfahan

    Di Luca Spizzichino

    Alle 4.30 ora italiana si sono udite esplosioni vicino alla città iraniana di Isfahan. Obiettivo dell’attacco una base aerea militare, secondo delle fonti in Iran intervistate dal New York Times. La portata del danno non è chiara e i media iraniani stanno minimizzando l’apparente ritorsione. Infatti, ancora non c'è stata alcuna conferma ufficiale di un attacco da parte delle autorità…

    ITALIA

    Resistenti ebrei d’Italia: presentata la terza parte del progetto CDEC

    Di Michelle Zarfati

    Presentata la terza parte del progetto di ricerca sul contributo degli ebrei d'Italia alla Resistenza 1943-1945 a cura di Liliana Picciotto: 57 coraggiosi partigiani ebrei che presero parte alla resistenza combattendo con forza tra le Marche, l’Abruzzo e l’Umbria durante la Seconda guerra mondiale. Un progetto prestigioso di ricerca della Fondazione CDEC cominciato nel 2022 e incentrato sull’enorme contributo che…