IDEE - PENSIERO EBRAICO
Parashà di Vayechì: La grande mitzvà di accompagnare i defunti
La tefillà della mattina inizia con una serie di berakhòt (benedizioni). Ve ne sono due prescritte prima di studiare Torà. Nella prima diciamo: “Benedetto tu o Signore, re del mondo, che ci hai santificato con le Suemitzvòt e ci hai comandato di dedicarci allo studio della Torà. Fa, ...
Leggi tutto
Parashà di Vaigàsh: L’equivoco tra Yosef e i suoi fratelli
La parashà si apre con le parole di Yehudà a Yosef. Yehudà aveva garantito al padre che avrebbe fatto tornare a casa Binyamin. Ora invece Binyamin stava per essere condannato alla schiavitù per via della falsa accusa che aveva rubato la coppa di Yosef. R. Joseph Hertz (Slovacchia, 1872-1946, ...
Leggi tutto
Il bue e l’asinello: origine e uso dei simboli
La devozione popolare cristiana in Italia ha coltivato un uso natalizio speciale, quello del presepe, in cui si raffigura in vario modo la nascita. Le figure che sono presenti nella scena si richiamano alle storie evangeliche variamente interpretate e attualizzate. Tra queste c’è un dettaglio sempre presente, che ha in sé ...
Leggi tutto
Parashà di Mikètz: Yosef non era un Masaniello
Yosef, malignato dalla moglie di Potifàr che lo accusa falsamente di aver cercato di insidiarla, viene gettato in prigione. Potifàr, pur non credendo alla moglie, deve salvarle la faccia. Yosef passa dodici anni in prigione. La Provvidenza non lo abbandona neppure là. Viene messo in una sezione della prigione dove sono inc ...
Leggi tutto
Parashà di Vayèshev: Yosef ci insegnò a saper dire di no
Yosef, venduto dai fratelli come schiavo, fu acquistato in Egitto da Potifàr. Costui si rese conto delle sue capacità e gli affidò la direzione della sua casa. Yosef fu presso Potifàr solo un anno, ma anche in questo breve periodo fu messo alla prova a causa delle richieste della moglie di Potifàr. Nella ...
Leggi tutto