Migranti
Negli ultimi dodici mesi le domande d’asilo sono state, per la Germania, 152.335, per la Francia, 115.910, per la Spagna 81.715, per l’Italia 36.485. I dati si trovano sul sito dell’European Asylum Support Office (EASO). Secondo il cruscotto statistico del Ministero dell’Interno, i migranti sbarcati dal 1° gennaio al 27 novembre 2019, sono 10.707. La maggior parte sono tunisini. Secondo Amnesty International, in Tunisia, “le autorità hanno rinnovato ancora una volta lo stato d’emergenza, utilizzandolo come pretesto per giustificare l’imposizione di arbitrarie restrizioni alla libertà di movimento. Si sono verificati, in un clima d’impunità, nuovi casi di tortura e altri maltrattamenti ai danni di detenuti. La polizia ha effettuato arresti arbitrari e irruzioni in abitazioni private senza mandato. Persone Lgbti sono state arrestate e processate per rapporti omosessuali consenzienti. In diverse regioni del paese sono aumentati i procedimenti giudiziari contro manifestanti pacifici”. Non sembra che se ne parli da noi, perché si è troppo impegnati su Israele.
L’Europa informa su Gaza
Il sopra richiamato EASO informa altresì che a Gaza vi è un uso diffuso e sistematico della tortura da parte di Hamas e che la tortura contro i detenuti è la routine. EASO informa anche che nel 2019, cinquemila gazawi sono andati a lavorare in Israele. Nei documentari che abbiamo visto di recente non se ne fa cenno.
Riformare l’Unione Europea
Nel frattempo, si apprende che Francia e Germania propongono una conferenza intergovernativa sul futuro dell’Europa. Vi è da domandarsi, visto il malcontento sull’UE, perché non siamo stati noi a proporla. Francesco Giavazzi, sulle colonne del Corriere (27 novembre 2019) scrive che “stare sugli spalti non ci conviene”. Il problema è che critichiamo l’Europa senza parteciparvi in modo impegnato, per non dire serio, e l’Europa è la libertà ed il benessere, che non possono passare in cavalleria.
Asimmetrie nelle informazioni
Anziché prevedere soltanto sanzioni per le notizie false (perché chiamarle fake news?) sarebbe opportuno iniziare a diffondere quelle vere. Vedreste che il tasso d’odio scenderebbe e quello dell’intelletto salirebbe. Forse non si leggerebbero tanti spropositi, che poi vanno a colpire i più deboli, le minoranze. A buon intenditore..
Emanuele Calò