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    Crollo ponte Genova: da Comunità ebraiche fondi per borse studio

    “Genova negli ultimi due mesi ha dimostrato cosa significa essere uniti, stare insieme indipendentemente dal credo religioso e dalle ideologie, cosa vuol dire lavorare per far tornare Genova una grande città, al di là del dramma del ponte. Genova sta crescendo sotto tutti i punti di vista, e l’invito è lavorare tutti insieme”. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci aprendo la giornata europea della cultura ebraica di cui Genova è stata scelta come città capofila. “La scelta di Genova – ha detto Bucci – è un segnale per la tutta la città e per la nostra comunità ebraica. Ripartendo da questa bellissima giornata, lavoriamo tutti insieme per il futuro della nostra città e per i nostri figli”. La Giornata si è aperta con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella che ha ricordato come la Carta rappresenti “un prezioso argine a ogni forma di discriminazione”. A aprire la manifestazione la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni che ha annunciato “l’impegno dell’Ucei e della Comunità ebraica di Genova e l’iniziativa di una raccolta fondi in favore dei figli delle vittime della tragedia del crollo del ponte Morandi”. “Un contributo finalizzato a borse di studio – ha detto Di Segni -, affinché alcuni ragazzi, figli delle vittime della tragedia del crollo del ponte, possano studiare. Abbiamo ritenuto di privilegiare questo aspetto, tra le tante necessità di chi è stato colpito, proprio per ripartire dalla cultura prestando una particolare attenzione al futuro, ai giovani che sono il nostro domani”. Al termine degli interventi ufficiali, il rabbino capo di Genova Rav Giuseppe Momigliano ha pronunciato una preghiera per le vittime del crollo del Ponte Morandi. 

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