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    Mattarella: con Manifesto razza pagina infamante cultura italiana

    “Il ‘Manifesto della Razza’ firmato da professori, medici, intellettuali, venne fatto proprio dal fascismo il 25 luglio di 80 anni or sono. Questa presa di posizione rimane la piu’ grave offesa recata dalla scienza e dalla cultura italiana alla causa dell’umanita’”. Cosi’ il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “La aberrazione dell’affermazione della supremazia di uomini su altri uomini considerati di razze inferiori, la volonta’ di dominio che esprimeva, la violenza, segregazione, pulizia etnica che portava con se’, avrebbero segnato nel profondo la storia del XX secolo e, con essa, la coscienza dei popoli”. 

    “La finalita’ era dare al razzismo basi scientifiche, con un atto di servilismo verso il regime e il suo potere dittatoriale, con un capovolgimento dell’etica umana”, sostiene Mattarella. “Le responsabilita’ degli intellettuali che lo sottoscrissero, e dei larghi settori della societa’ italiana che assistettero indifferenti a questo scempio dei diritti di cittadini italiani, non possono essere taciute”, prosegue. “Il Manifesto apri’ in Italia la porta alle leggi razziali, suggellando cosi’ nel piu’ infame dei propositi quel patto con il nazismo che semino’ morte, distruzione e sofferenze in tutta Europa”. “Sperimentate con le misure attuate nelle colonie africane nei confronti di quelle popolazioni, le leggi razziste, nonostante le robuste radici – umanistiche e spirituali – della millenaria civilta’ italiana, portarono alla feroce persecuzione degli ebrei, presupposto di cio’ che, presto, sarebbe divenuto l’Olocausto – continua -. Allo stesso modo si accani’ contro Rom e Sinti, e anche quelle mostruose discriminazioni sfociarono nello sterminio, il porrajmos, degli zingari”. “Una pagina infamante – insiste -, riscattata con la solidarieta’ di pochi durante le persecuzioni, la lotta di Liberazione, con la Costituzione repubblicana, con il sangue, il sacrificio, l’unita’ del nostro popolo attorno a ideali di eguaglianza, democrazia, pace e liberta’”. 

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