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    Terrorismo: 4 anni a palestinese per autoaddestramento via web

    Quattro anni
    di reclusione per il reato  di
    autoaddestramento via web e attivita’ con finalita’ di terrorismo
    internazionale: e’ la condanna (la prima a Roma con la nuova formulazione
    dell’articolo 270 del codice penale) che il gup Alessandra Boffi ha inflitto al
    38enne Napulsi Abdel Salem, il palestinese raggiunto da una misura cautelare in
    carcere il 29 marzo scorso, mentre era detenuto a Rebibbia per una storia di
    stupefacenti, perche’ scaricava dal suo tablet video e materiale di propaganda
    riferito all’Isis, concernente, tra l’altro, l’acquisto e l’uso di armi da
    fuoco (“finalizzati ad arrecare grave danno al Paese”), come fucili e
    lanciarazzi (modello Rpg7). Napulsi – secondo il pm Sergio Colaiocco che ne ha
    sollecitato la condanna – si era anche informato sulle modalita’ di acquisto e
    sull’uso di pick-up e  mezzi pesanti. Sul
    tablet sono stati trovati anche video sul Califfato in Siria e comunicati
    emessi dallo Stato Islamico. L’arresto di Napulsi rientro’ in un’operazione
    antiterrorismo culminata con il fermo, tra Napoli e Caserta, di quattro
    tunisini accusati di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione
    clandestina: uno di loro, nel 2015, era presente a Latina e avrebbe dovuto
    procurare falsi documenti di identita’ ad Anis Amri, il terrorista protagonista
    della strage al mercatino natalizio di Berlino del 2016 (dove persero la vita
    12 persone, tra cui l’italiana di 31 anni Fabrizia Di Lorenzo) e ucciso il 23
    dicembre di quell’anno in un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto San
    Giovanni. 

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