Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha informato i leader di Blu e Bianco, principale partito della coalizione governativa, del negoziato con gli Emirati Arabi Uniti perché temeva che avrebbero fatto trapelare informazioni da tenere segrete. Lo ha ammesso lo stesso premier in un’intervista al quotidiano Israel Hayom pubblicata oggi. Il ministro della Difesa Benny Gantz e il ministro degli Esteri Gabi Ashkenazi sono entrambi ex capi di stato maggiore dell’esercito che hanno dovuto custodire diversi segreti di stato molto sensibili in passato. Ma Netanyahu ha comunque ammesso di non fidarsi di loro in merito alle informazioni relative all’accordo con gli Emirati Arabi Uniti. “Ci lavoro (all’accordo, ndr) da anni e (Gantz e Ashkenazi) sono qui solo da un paio di mesi”, ha detto Netanyahu. “Le regole erano che lo avremmo mantenuto discreto, al fine di impedire che l’Iran e altri venissero a saperlo”, ha aggiunto. Alla domanda dell’intervistatore a Netanyahu se pensava che Ashkenazi e Gantz avrebbero fatto trapelare informazioni sui colloqui degli Emirati Arabi Uniti con l’Iran, ha risposto: “Non con l’Iran. Non ho detto che l’avrebbero fatto trapelare all’Iran. Avrebbero potuto parlare con noncuranza alle persone vicine a loro, e le informazioni sarebbero potute uscire”. Interpellato ancora sulla possibilità che la sua collaborazione con Gantz possa durare tre anni, Netanyahu ha detto che potrebbe farlo se Gantz e i suoi colleghi Blu e Bianco si comporteranno correttamente. “Se non agiscono come un governo all’interno di un governo o di un’opposizione interna, la risposta è sì (potrebbe durare)”, ha detto Netanyahu. “Se non possono (comportarsi), la (coalizione) si spezzerà da sola. Spero che non si spezzi ora”. (Agi)
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