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    Coronavirus: Israele, Knesset bloccata ‘da misure sanitarie’

    Il coronavirus ha provocato oggi un duro confronto fra i partiti rappresentati alla Knesset dopo che il presidente uscente Yoel Edelstein (Likud) ha impedito di fatto l’avvio dei lavori della nuova legislatura basandosi sulle attuali limitazioni sanitarie. Ha sostenuto in particolare che non era possibile formare una importante commissione parlamentare in quanto il numero dei componenti, 17, avrebbe superato quello massimo di 10 persone che possono trovarsi adesso nello stesso ambiente. Edelstein ha così aggiornato i dibattiti a lunedì. Ma il premier incaricato Benny Gantz (Blu Bianco) ha replicato che quella difficoltà poteva essere facilmente superata. “Su incarico di Benyamin Netanyahu, Edelstein ci ha impedito di svolgere il nostro incarico – ha esclamato. – Non c’è scelta, andremo alla Corte Suprema”. Gantz voleva procedere alla elezione di un nuovo presidente della Knesset e alla formazione di una commissione di vigilanza sul controverso permesso concesso da Netanyahu ai servizi segreti di raccogliere “informazioni elettroniche” su chi sia sospettato di contagio dal coronavirus. 

    Il presidente dello Stato Rivlin, riferisce oggi la stampa dello Stato ebraico, “ha implorato” lo speaker della Knesset di assicurare l’attività parlamentare “durante la crisi del coronavirus”. “Una Knesset fuori combattimento danneggia la capacità dello Stato di Israele di funzionare bene e responsabilmente in caso di emergenza. Non dobbiamo lasciare che questa crisi, per quanto grave, danneggi il nostro sistema democratico”, ha avvertito Rivlin, parlando al telefono con Edelstein. “Dobbiamo fare di tutto per far fronte alla crisi, facendo attenzione a non danneggiare gravemente il nostro sistema democratico”, ha aggiunto.

    Per il momento, però, lo speaker della Knesset non sembra voler compiere passi indietro e resta sulla sua posizione. “Il processo democratico e il controllo parlamentare” torneranno solo “quando saremo pronti per questo”, ha commentato, gustificando la sua decisione con le forti preoccupazioni per la diffusione del coronavirus. D’altra parte, ha notato Edelstein, numerosi membri del Parlamento sono stati costretti alla quarantena dopo essere entrati in contatto con una persona contagiata. Così, verosimilmente, i lavori potrebbero essere ripresi solo la settimana prossima – ha fatto sapere ancora Edelstein – per consentire il voto sull’istituzione delle commissioni parlamentari. 

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