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    ISRAELE: ACCORDO SU BILANCIO ENTRO MARTEDI’ O SI VA A NUOVE ELEZIONI

    Se la legge di bilancio non verrà approvata entro la mezzanotte di martedì prossimo, Israele dovrà tornare alle urne, per la quarta volta in due anni. A chiarire la scadenza è stato il portavoce della Knesset, il parlamento israeliano, mentre la crisi appare sempre più probabile. Secondo l’emittente Channel 12, i due principali partiti del governo – il Likud del premier Benyamin Netanyahu e Blu e Bianco del ministro della Difesa Benny Gantz – hanno ormai smesso di negoziare e vi sono “zero probabilità” di evitare nuove elezioni a fine marzo. Se così sarà, il voto sarà ancora una volta una sorta di referendum su Neyanyahu, primo ministro più longevo della storia d’Israele, ma anche imputato per corruzione. Il quadro politico sarà in parte mutato rispetto alle elezioni del marzo 2020. Uno dei principali avversari interni di Netanyahu, Gideon Sa’ar ha appena lasciato il Likud per fondare un nuovo partito di centro destra, “Nuova Speranza”, che potrebbe erodere i consensi del premier. D’altro canto Blu e Bianco appare logorato dall’esperienza di governo e in calo nei sondaggi. Secondo Times of Israel, il suo numero due, il ministro degli Esteri Gabi Ashkneazi potrebbe lasciare presto il partito. (Cif/Adnkronos) 

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