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    La Germania ha conferito l’Ordine al Merito ad Edith Bruck: Il racconto della cerimonia

    Edith Bruck, scrittrice sopravvissuta alla Shoah, ha ricevuto dalla Repubblica Federale di Germania l’Ordine al Merito nel grado di ufficiale in una cerimonia che si è tenuta nella residenza di Villa Almone. “Non posso neanche immaginare lontanamente le sue sofferenze che ha subito per colpa dei miei connazionali – ha detto l’Ambasciatore Viktor Elbling durante il discorso in cui ha enunciato le motivazioni – 

    Lei ha iniziato una seconda vita con la liberazione il 15 aprile del 1945. Lei non ha mai perso la convinzione che raccontare la Shoah fosse un dovere morale, riuscendo a non odiare malgrado ciò che ha passato. Con il suo instancabile impegno ha contribuito in modo essenziale alla cultura della memoria”.

     

    “La Germania è il paese che ha affrontato e affronta meglio di tutti gli altri paesi il suo passato” ha detto Edith Bruck commossa, accompagnata dalla sua amatissima nipote Debora, figlia di Adele, la sorella che con lei attraversò l’inferno della Shoah, passando per tre campi di sterminio. Edith Bruck ha scelto di parlare delle “luci” nel suo discorso:

     

    “Ai ragazzi racconto l’inferno, – ha detto  – ma anche gli sprazzi di luce”. 

    Tra le luci nell’inferno Edith ricorda quel tedesco che l’ha spinta dalla parte della “vita” durante la selezione ad Auschwitz, il guanto bucato che le regalò un soldato, e quando riuscì a salvarsi nella marcia della morte. “Racconto ai giovani anche la luce, perchè se io l’ho vista, a sprazzi, nell’inferno, significa che nel mondo c’è sempre una speranza”.

     

    All’evento erano presenti tra gli altri la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il Presidente dell Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi e il Capo della delegazione italiana presso la International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), Luigi Maccotta.

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