
Il 78° Festival di Cannes si è aperto il 13 maggio con una cerimonia fortemente politicizzata, incentrata sulle tensioni globali, in particolare la guerra a Gaza e le politiche del Presidente americano Donald Trump. Un momento significativo è stato però l’arrivo sul red carpet del regista Quentin Tarantino insieme alla moglie, la cantante israeliana Daniella Pick. Pick ha indossato un elegante abito argentato dello stilista israeliano Lee Grebenau, arricchito da una spilla a forma di nastro giallo. Questo accessorio simbolico è stato scelto per esprimere solidarietà nei confronti dei 58 ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas da oltre 580 giorni.
La cerimonia di apertura ha visto anche l’intervento dell’attrice Juliette Binoche, presidente della giuria di quest’anno, che ha reso omaggio alla fotoreporter palestinese Fatima Hassouna. Durante l’evento, Robert De Niro ha ricevuto la Palma d’Oro alla carriera, consegnata da Leonardo Di Caprio. Nel suo discorso, De Niro ha criticato duramente Donald Trump, definendolo un “filisteo” e condannando le sue proposte di tagli ai fondi per l’arte e l’educazione, nonché l’introduzione di una tariffa del 100% sui film stranieri. Ha esortato il pubblico a difendere la libertà creativa e a opporsi alle politiche autoritarie .
Inoltre, oltre 380 personalità del cinema, tra cui Pedro Almodóvar, Richard Gere e Susan Sarandon, hanno firmato una lettera aperta pubblicata su Liberation e Variety, denunciando il “genocidio” a Gaza e criticando il silenzio dell’industria cinematografica di fronte alla crisi umanitaria in corso. Il Festival di Cannes 2025 si presenta quindi non solo come una vetrina del cinema internazionale, ma anche come un palcoscenico per la riflessione e l’attivismo su temi di rilevanza globale.