
Al via l’operazione ‘Rientro sicuro’. È atterrato questa mattina all’aeroporto Ben Gurion, a Tel Aviv, il primo volo di rientro di cittadini israeliani, effettuato dalla compagnia nazionale El Al, proveniente da Larnaca, Cipro.
Il piano, organizzato dal Ministero dei Trasporti israeliano, mira a rimpatriare gli israeliani bloccati all’estero in seguito alla chiusura delle rotte aeree internazionali, causate dal conflitto.
L’Autorità aeroportuale ha aumentato il personale per garantire un processo rapido e snello per i passeggeri di ritorno, comprese procedure di ingresso accelerate e ritiro bagagli. Gli israeliani rimpatriati sono stati accompagnati ai loro veicoli nei parcheggi dell’aeroporto e, tramite navette e treni, verso i centri delle città di tutto il Paese. Alla luce della situazione relativa alla sicurezza, l’Autorità aeroportuale ha sottolineato la necessità di ridurre al minimo il tempo trascorso in aeroporto e ha invitato i cittadini a non recarsi per accogliere i passeggeri di ritorno. È stato potenziato il servizio navetta tra il terminal e i parcheggi limitrofi. In coordinamento con il Ministero dei Trasporti, sono stati inoltre resi disponibili autobus e treni aggiuntivi per il trasporto dei passeggeri dall’aeroporto verso destinazioni in tutto il Paese.
Oggi, come riporta Israel National News, sono previsti in totale dieci voli in partenza da Larnaca verso Israele: due operati da El Al e Sun d’Or, uno da Arkia e sette da Air Haifa.
Contemporaneamente, è stata avviata un’operazione di evacuazione via mare. La nave da crociera Crown Iris, gestita da Mano Maritime, è partita ieri con a bordo circa 1.500 partecipanti al programma educativo internazionale ‘Birthright’ in visita in Israele. La nave tornerà da Cipro con circa 1.800 israeliani. Entro la fine della settimana, sono previste altre due partenze da Limassol ad Ashdod, che riporteranno a casa circa 3.600 israeliani.