La storia di “Ner Tamid”, quando la tradizione incontra l’innovazione

Osher Fritzhand, 27 anni, giovane immigrato in Israele, ha lanciato recentemente il progetto “Ner Tamid”, una lampada innovativa che trasforma qualsiasi punto luce domestico in una sorgente compatibile con le regole dello Shabbat, senza necessità di ingombranti aggiunte o modifiche all’impianto. Il progetto ha preso forma nell’aprile 2024, quando Fritzhand, alla ricerca di una soluzione rispettosa della halakhah, ha deciso di mettere la sua creatività al servizio della comunità religiosa. “Mia moglie ed io avevamo bisogno di un prodotto come questo” ha detto al Jerusalem Post. Il suo obiettivo era sin da subito chiaro: offrire una fonte di luce discreta, programmabile e modulabile, che non comprometta la spiritualità dello Shabbat.

Questa particolare lampada si inserisce facilmente in lampadari o punti luce esistenti. Il dispositivo consente alle famiglie di continuare le proprie abitudini senza dover installare apparecchi dedicati, spesso ingombranti o esteticamente poco gradevoli. Questa innovazione dimostra come tecnologia e fede possano coesistere in armonia: non si tratta di sostituire le tradizioni, ma di supportarle, rendendo la pratica religiosa più accessibile e consona ai tempi moderni.

Ispirato da un concetto simile, che aveva conosciuto in America, Fritzhand ha deciso di migliorarlo e di adattarlo specificamente alla più ampia popolazione religiosa di Israele. Ha iniziato a contattare studi di progettazione e produttori in Cina, lavorando su vari progetti e campioni di prototipi. La lampadina Ner Tamid, che esternamente assomiglia a qualsiasi lampadina standard, è dotata di un meccanismo di otturatore integrato. Questo design ingegnoso consente di utilizzare qualsiasi apparecchio di illuminazione esistente durante lo Shabbat, fornendo un’alternativa comoda ed esteticamente gradevole alle ingombranti lampade Shabbat autonome. Fritzhand ha sottolineato poi una tendenza interessante tra i suoi clienti: “Non tutti coloro che acquistano Ner Tamid sono osservanti. Alla gente piace davvero. Per le stanze dei bambini ad esempio, un oggetto che permette di giocare con la quantità di luce che esce, in un modo molto semplice”.

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