
Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti, accompagnato dall’ambasciatore Mike Huckabee, si è recato oggi nella Striscia di Gaza per visitare personalmente i centri di distribuzione degli aiuti umanitari situati nella zona di Rafah. La missione ha lo scopo specifico di verificare e dimostrare al mondo che la presunta “fame a Gaza” è una narrazione falsa promossa da Hamas per fini propagandistici.
Durante la visita, Witkoff e Huckabee hanno potuto constatare direttamente che i centri americani di distribuzione funzionano in maniera efficiente, assicurando cibo e beni essenziali direttamente alla popolazione palestinese. Huckabee ha dichiarato apertamente: «Hamas odia il Fondo umanitario americano perché fornisce cibo direttamente ai civili, impedendo così che venga saccheggiato dal gruppo terroristico».
Questa strategia non è nuova per gli Stati Uniti, che in passato hanno distribuito direttamente enormi quantità di aiuti, aggirando i tentativi di appropriazione da parte di Hamas. Witkoff ha dichiarato che il suo viaggio «serve a ispezionare i siti di distribuzione degli aiuti alimentari a Gaza e aiutare a finalizzare un piano per accelerare le consegne nella Striscia».
Parallelamente, il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha riaffermato con fermezza la posizione ufficiale di Israele: «Lo dico in modo chiaro e netto – non ci sarà più alcun negoziato con Hamas per un accordo parziale. L’unico accordo possibile è la sua resa totale: il rilascio incondizionato di tutti i nostri ostaggi, lo smantellamento del suo arsenale, la smilitarizzazione di Gaza, l’espulsione dei leader di Hamas e la possibilità per chiunque voglia lasciare Gaza di farlo».
Questo approccio diplomatico e umanitario congiunto mira a esporre e isolare Hamas, mettendo in luce la verità dietro la crisi umanitaria a Gaza.