
Ofir Braslavski, padre del giovane ostaggio Rom Braslavski prigioniero dei terroristi di Hamas dal 7 ottobre 2023, ha lanciato un appello urgente affinché il governo israeliano dia priorità a un accordo per il rilascio degli ostaggi. “Rom sta morendo davanti ai miei occhi” ha detto l’uomo in un’intervista a Ynetnews, dopo la pubblicazione di un video diffuso dalla Jihad Islamica Palestinese, in cui il ragazzo appare visibilmente debilitato e sofferente.
Il video, secondo il gruppo terroristico, sarebbe stato registrato circa una settimana e mezza prima della perdita di contatto con Rom e i suoi rapitori. Nel filmato, Braslavski – tenuto ostaggio a Gaza da due anni – descrive condizioni sanitarie critiche, fame estrema e una sofferenza fisica evidente. “Non riesco a respirare, non riesco a vivere, ieri ho mangiato solo un po’ di riso, oggi tre polpette di falafel” dice con voce spezzata.
La famiglia aveva esitato a rendere pubbliche le immagini a causa delle sue condizioni. “Rom è un ragazzo che non piange mai” ha detto il cugino Adam Hajaj in un’audizione alla Knesset. “Sua madre non voleva che la gente lo vedesse piangere. Se Rom piange, vuol dire che è distrutto”. Durante lo stesso intervento, Hajaj ha raccontato del coraggio di Rom al Nova Festival il 7 ottobre: invece di fuggire durante l’attacco di Hamas, aiutò a salvare vite. “Salvò una ragazza ferita creduta morta. Le promise che non l’avrebbe lasciata e così fece: riuscì a portarla in salvo”.
Il cugino ha poi criticato duramente il possibile cambio di strategia da parte del governo: “Non è una questione di Hamas, è una questione nostra. Hamas ha detto fin dall’inizio che gli ostaggi sarebbero stati rilasciati solo a fine guerra. Penso che sia lì che dobbiamo arrivare: alla fine della guerra, ora”.