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    ISRAELE

    Attacco sventato: l’IDF respinge assalto di Hamas a Khan Yunis

    Un’operazione attentamente pianificata da Hamas si è trasformata ieri mattina in un fallimento sanguinoso per l’organizzazione terroristica. Intorno alle 9, almeno 18 miliziani armati sono sbucati da un tunnel nell’area di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e hanno tentato di assaltare una postazione dell’IDF con l’obiettivo, secondo la valutazione militare, di rapire soldati israeliani.

    I terroristi erano equipaggiati con mitragliatrici, lanciarazzi anticarro e persino barelle, indizio che rafforza il sospetto di un piano di sequestro. Dopo un intenso scontro a fuoco, le forze israeliane hanno eliminato circa dieci assalitori. Gli altri sono fuggiti, alcuni rientrando nel tunnel da cui erano emersi, e sono ora ricercati con il supporto di droni e mezzi di intelligence.

    L’attacco non è stato un episodio isolato di fuoco sporadico: si è trattato di una rara offensiva di ampia scala. I terroristi di Hamas sono riusciti a penetrare nella base e a ingaggiare combattimenti ravvicinati con i soldati della Brigata Kfir. L’IDF ha reagito con prontezza: carri armati del 74° battaglione hanno preso parte all’operazione, che hanno neutralizzato tre terroristi.

    Tre soldati israeliani sono rimasti feriti, uno in modo grave e due in modo lieve. Nonostante l’intensità dei combattimenti e la volontà di Hamas di trasformare l’assalto in un massacro o in un rapimento, l’azione rapida delle forze sul terreno e il supporto aereo hanno evitato una tragedia di proporzioni ben maggiori.

    Il portavoce dell’IDF, Effie Defrin, ha spiegato che i combattenti israeliani hanno affrontato i terroristi “in combattimenti corpo a corpo” ed eliminato diversi infiltrati anche all’interno di edifici della postazione. Defrin ha confermato che verranno tratte le conclusioni necessarie su come i miliziani siano riusciti a infiltrarsi, ma ha sottolineato l’efficacia della risposta immediata.

    Hamas, dal canto suo, ha rivendicato l’azione con la consueta enfasi propagandistica, parlando di “esplosivi, colpi di cecchini e martiri suicidi” e sostenendo di aver causato pesanti perdite all’IDF. Dichiarazioni smentite dai fatti: nessun soldato israeliano è rimasto ucciso, e la cellula è stata in gran parte neutralizzata in meno di un’ora.

    L’attacco di questa mattina conferma la volontà di Hamas di tentare ancora azioni militari e di rapimento, soprattutto in un momento delicato di negoziati. Ma allo stesso tempo dimostra anche la capacità dell’IDF di reagire con prontezza, impedendo che i terroristi raggiungano i loro obiettivi.

    La censura militare ha autorizzato la diffusione di filmati dell’operazione, che mostrano i terroristi emergere dal tunnel e l’intervento delle forze israeliane. Hamas continua a pianificare rapimenti e massacri; Israele resta vigile, difende i propri soldati e neutralizza chi tenta di seminare morte.

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