
Domenica sera a Varsavia, durante un festival ebraico, il celebre cantante israeliano David D’Or è stato vittima di un episodio antisemita. Una donna ha provato a salire sul palco con una bandiera palestinese gridando “Free Palestine”, prima di spruzzare vernice rossa sul cantante e sugli altri musicisti dell’orchestra filarmonica. La donna è stata subito fermata dalla sicurezza e allontanata dall’auditorium.
David D’Or ha raccontato l’accaduto sui suoi canali social. “Stavo cantando la preghiera Avinu Malkeinu, chiedendo pace nel mondo e un anno buono. Ho chiuso gli occhi e, all’improvviso, ho sentito uno spruzzo freddo sul viso – si legge nel suo post – Aprendo gli occhi, ho visto vernice rossa ovunque: sui miei vestiti, sul palco e sugli altri musicisti. Sembrava sangue”. L’artista ha spiegato che la scena gli ha ricordato gli orrori del 7 ottobre 2023. “Il pubblico era terrorizzato. Ho chiesto di cantare e pregare insieme. Le musiciste erano spaventate, e i loro abiti da sera macchiati di vernice rossa sembravano sangue. È stato difficile, ma alla fine abbiamo trovato la forza”.
Nonostante lo shock, D’Or ha deciso di proseguire il concerto, trasformando l’episodio in un gesto di resilienza. “Abbiamo vissuto un’esperienza traumatica, ma non ci siamo spezzati e non ci spezzeremo. Continuerò a esibirmi ovunque sarò invitato. – ha dichiarato in un video successivo – Sono orgoglioso di essere israeliano, orgoglioso di essere ebreo, e continuerò a unire religioni, popoli e opinioni attraverso la musica. Non ci spezzeranno”.
L’episodio di Varsavia si inserisce in un contesto più ampio: dall’inizio della guerra, numerose manifestazioni e proteste contro Israele hanno preso di mira artisti, eventi culturali e turisti israeliani in tutta Europa. Secondo un sondaggio di Channel 12, il 56% degli israeliani teme di non poter viaggiare liberamente all’estero a causa della crescente ostilità internazionale verso Israele.