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    ROMA EBRAICA

    David Limentani e Federico Spizzichino conseguono il titolo di maskil: “Un nuovo punto di partenza”

    Dopo anni di studio presso il Collegio Rabbinico di Roma, David Limentani e Federico Spizzichino hanno conseguito il titolo di Maskil, primo passo per diventare rabbini. Un percorso particolarmente impegnativo, che richiede una conoscenza approfondita dei testi fondamentali dell’ebraismo –laTorah il Talmud, dalla halakhà ai libri dei Profeti.

    La commissione esaminatrice era composta da Rav Riccardo Di Segni, direttore del Collegio Rabbinico, Rav Benedetto Carucci Viterbi, coordinatore del Collegio, Rav Ariel Di Porto, membro della consulta rabbinica, Rav Alberto Funaro, insegnante dei candidati, e la Morà Luisa Basevi, docente di ebraico biblico e moderno. Hanno assistito all’esame, come insegnanti ma fuori commissione, anche Rav Gianfranco Di Segni e Rav Jacob Di Segni, direttore dell’Ufficio Rabbinico.
    Per David Limentani, il conseguimento del titolo non rappresenta un punto di arrivo definitivo. “Più che un traguardo lo vedo come un nuovo punto di partenza”, ha spiegato, sottolineando la possibilità di proseguire verso il corso superiore che porta al titolo di Chacham, e quindi di Rav. Federico Spizzichino ha evidenziato come questo risultato sia anche il frutto di un impegno collettivo. “È stata una soddisfazione personale ma anche di gruppo. – ha sottolineato – Dietro di me sento tutto il gruppo di amici con cui studio tutte le settimane, che mi ha incitato e spinto a migliorarmi. Come tutti i traguardi del nostro popolo, non è mai solo individuale”.

    Entrambi hanno ricordato la passione e la dedizione dei loro maestri. “Questo percorso mi ha dato la possibilità di stare accanto a maestri che non solo ci hanno insegnato, ma ci hanno trasmesso qualcosa di più profondo”, ha spiegato Limentani. “Insegnare richiede conoscenza, ma trasmettere richiede passione. Ho avuto la fortuna di studiare con Rabbini e Morot che questa passione l’avevano e l’hanno trasmessa a noi. Spero di poterla trasmettere ai miei studenti”.
    Il loro messaggio è rivolto anche ai più giovani: lo studio ebraico non esclude percorsi professionali diversi. “Sia io che Federico abbiamo completato studi universitari in altri campi – io in ingegneria e Federico in fisioterapia – ma accanto a questo c’è sempre stato il nostro dovere di studiare Torah”, ha aggiunto Limentani. “Vorrei che i miei studenti capissero, qualunque sia il loro percorso, che lo studio delle materie ebraiche resta parte integrante della nostra identità”.
    Spizzichino ha sottolineato inoltre l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni. “L’obiettivo ora è continuare a studiare e rendere il Bet Midrash sempre più attivo, portando i più giovani a intraprendere questo cammino. Troppo spesso la parola “collegio” intimorisce, ma in realtà è un luogo dove si cresce, si studia e si condivide”. Il Collegio Rabbinico di Roma, che si avvicina al suo centenario, rimane un pilastro fondamentale della vita ebraica. “Con i numeri che abbiamo, altre comunità non avrebbero una scuola rabbinica – ha ricordato Limentani – e invece qui abbiamo un’istituzione viva, che quest’anno ha conferito il titolo di Maskil a quattro studenti. È una realtà preziosa, di cui siamo fortunati a far parte”.
    Il conseguimento di questo titolo da parte di David Limentani e Federico Spizzichino non è soltanto un riconoscimento personale, ma soprattutto un segnale di continuità e vitalità per la tradizione ebraica a Roma.

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