
“Ribadiamo la nostra richiesta di rilascio immediato degli ostaggi ancora a Gaza”. Lo ha detto mercoledì il presidente argentino Javier Milei, intervenendo all’ 80esima Assemblea generale dell’ONU, a New York.
Milei ha, inoltre, ricordato al mondo il trauma subìto dall’Argentina in seguito all’attentato del 1992 all’ambasciata israeliana a Buenos Aires e all’attacco del 1994 al centro ebraico AMIA. “In Argentina abbiamo già subito questo orrore con gli attacchi all’ambasciata israeliana e all’ AMIA nel 1992 e nel 1994”, aggiungendo che gli ordini di arresto internazionali devono essere eseguiti affinché i sospettati siano processati. Ha anche sollecitato una maggiore cooperazione giudiziaria per porre fine a quelli che ha definito ‘decenni di impunità’.
Nell’esprimere la sua posizione su Israele, Milei ha fatto pressione sulle Nazioni Unite affinché “si ridedicassero” alla loro missione fondante di preservare la pace e la sicurezza, mettendo in guardia contro le iniziative multilaterali che, a suo avviso, limitano la libertà individuale, i diritti di proprietà e la libera impresa. “La missione centrale dell’ONU è preservare la pace e la sicurezza internazionale; tutto il resto dovrebbe essere concepito come complementare a tale scopo”, ha affermato Milei.
Il presidente argentino ha, inoltre, ribadito l’impegno dell’Argentina a opporsi a qualsiasi iniziativa internazionale che “limiti le libertà individuali o commerciali” o violi i diritti naturali.