
Un nuovo episodio di antisemita ha scosso l’Università di Lione Jean Moulin, Lyon 3. Il 31 ottobre, su una chat Instagram frequentata da studenti di Giurisprudenza e Scienze politiche, è apparso un sondaggio inquietante. Il titolo: “Chi ama gli ebrei?”.
Le opzioni tra cui scegliere erano tre: “A me no”, “ A me no, gli sparo”, “ A me no, non piacciono”.
Il 3 novembre l’organizzazione studentesca UNI ha denunciato pubblicamente l’accaduto su X con un post: “L’UNI Lyon condanna fermamente queste derive indegne dell’università, e invita le autorità competenti a prendere provvedimenti seri contro i responsabili. L’antisemitismo non ha posto nelle nostre aule”.
Secondo quanto riportato da Le Figaro, l’Università – che conta circa 28mila studenti – ha contattato le autorità competenti. Tuttavia, risalire all’autore del sondaggio potrebbe risultare complicato, poiché si è nascosto dietro uno pseudonimo.
Il rettore dell’Ateneo, Gilles Bonnet, ha diffuso un comunicato in cui condanna «con la massima fermezza ogni forma di razzismo, antisemitismo e omofobia», invitando gli studenti a rispettare le regole dell’Università.
Non si tratta, purtroppo, di un episodio isolato. Lo stesso gruppo studentesco UNÌ ha inoltre rivelato che in un’altra chat frequentata dagli studenti di Giurisprudenza dell’Università di Lione, il 24 ottobre, era stato pubblicato un messaggio di incitamento all’odio: “Morte agli ebrei!”.
La stampa francese ha sottolineato come questo caso richiami da vicino un episodio simile avvenuto ad agosto alla Sorbona di Parigi quando in un gruppo WhatsApp circolò il sondaggio: “Ebrei, a favore o contro?”. E pochi giorni dopo, alcuni studenti ebrei della stessa Università sono stati esclusi da un gruppo social a causa del loro cognome.













