Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Kushner incontra Netanyahu, discussi i prossimi passi: dalla smilitarizzazione di Hamas ai tunnel

    Jared Kushner, genero e consigliere del Presidente Trump, ha incontrato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu lunedì pomeriggio per discutere i prossimi passi della tregua, con particolare attenzione al disarmo di Hamas, alla smilitarizzazione della Striscia di Gaza e alla prevenzione del ritorno del gruppo terroristico al potere. Alla riunione hanno partecipato anche il Ministro per gli Affari Strategici Ron Dermer per Israele e Aryeh Lightstone, consigliere senior dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff.
    Secondo Israele, Hamas starebbe rallentando deliberatamente la restituzione dei restanti ostaggi deceduti per guadagnare tempo e rafforzare la propria posizione negoziale in vista della ricostruzione di Gaza. La fase successiva del piano di cessate il fuoco prevede lo schieramento di una forza internazionale nella Striscia, con l’obiettivo di garantire la smilitarizzazione del gruppo terroristico.
    Al centro dei colloqui c’è anche la gestione di circa 200 terroristi di Hamas intrappolati nei tunnel lungo la cosiddetta “Yellow Line” di Rafah. Secondo fonti israeliane, la posizione ufficiale di Gerusalemme è chiara: i terroristi non dovranno lasciare i tunnel, nemmeno in caso di resa. Tuttavia, ogni decisione finale sarà presa in collaborazione con l’amministrazione Trump. Come ha spiegato un funzionario israeliano al Jerusalem Post: “Se ci sarà un forte pressing americano, Israele non avrà scelta se non cedere in parte”. Gli Stati Uniti puntano a garantire un “passaggio sicuro” negoziato per i militanti, piuttosto che procedere alla loro eliminazione. Una proposta attualmente in discussione prevede che i membri di Hamas si arrendano, depongano le armi e ottengano clemenza o deportazione, mentre i tunnel che occupano verrebbero distrutti.
    Parallelamente, la Turchia si sta muovendo per garantire un “passaggio sicuro” ai miliziani intrappolati a Rafah, sottolineando il proprio ruolo nella mediazione per il ritorno di Hadar Goldin. Fonti israeliane respingono tuttavia la definizione turca di “civili”, precisando che si tratta di terroristi di Hamas nascosti in una zona sotto il controllo israeliano. Nel frattempo, l’IDF continua a distruggere i tunnel nell’area e a mantenere alta la pressione sulle minacce provenienti dalla regione.

    CONDIVIDI SU: