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    INNOVAZIONE

    Innovazione: arriva ChatGPT del genoma

    Realizzare un motore di ricerca, applicando l’intelligenza artificiale (AI) per decodificare il genoma umano. È l’obiettivo della collaborazione avviata dagli scienziati israeliani dello Sheba Medical Center con il colosso statunitense dei chip Nvidia e il Mount Sinai Hospital di New York.
    I tre partner stanno investendo decine di milioni di dollari per sviluppare dei Large Language Model (LLM) addestrati non sul linguaggio umano, ma su quello biologico. “Vogliamo creare una sorta di ChatGPT della genomica. – ha spiegato al Times of Israel Avner Halperin, Ceo di Sheba Impact presso l’ARC Center of Digital Innovation – Un sistema che consentirà di inserire il sequenziamento dell’intero genoma di una persona e ottenere risposte sui rischi per la salute o sul farmaco più adatto in base alla composizione genetica unica del paziente”.
    L’iniziativa è nata dal Prof. Gidi Rechavi, direttore dello Sheba Cancer Research Center, secondo il quale il motore di ricerca genomica sarà in grado di identificare modelli e meccanismi che collegano il patrimonio genetico di una persona al rischio di malattia e alla risposta terapeutica.
    Una grande sfida: il genoma umano – l’insieme di istruzioni per costruire e sostenere un essere umano – è composto da 3,2 miliardi di caratteri o lettere del DNA. Negli ultimi due decenni, la scienza ha compiuto progressi nel sequenziamento di un genoma umano completo, ma solo il 2% del DNA umano è costituito da geni che codificano le proteine. Il restante 98% è complesso da interpretare con gli approcci tradizionali.
    In questo progetto Nvidia metterà a disposizione la potenza di calcolo, l’infrastruttura, gli algoritmi e i team di AI. Sheba fornirà dati clinici e ospiterà l’iniziativa e Mount Sinai contribuirà con un database di 11.000 genomi decifrati.
    Attualmente “se un medico deve prescrivere un farmaco per la depressione o somministrarne uno per un tumore specifico – ha detto Halperin – lo fa principalmente attraverso un processo di tentativi ed errori, perché non abbiamo ancora capito come leggere e interpretare il 98% del codice genetico”. Secondo il dott. Nati Daniel e il dott. Yoli Shavit della divisione Applied AI Architecture di Nvidia invece “l’intelligenza artificiale ha il potere di svelare i segreti del genoma umano e trasformare l’assistenza sanitaria per miliardi di persone in tutto il mondo”.
    “Se questo progetto avrà successo, riusciremo a sviluppare terapie e farmaci per le specifiche esigenze genetiche delle persone, non solo nell’ambito della medicina preventiva, ma anche nel trattamento personalizzato. – ha concluso Halperin – Le aziende farmaceutiche lo utilizzeranno per progettare farmaci ‘su misura’ mentre gli ospedali per scegliere le terapie e i medicinali con maggiore precisione rispetto ai metodi attuali”.

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