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    INNOVAZIONE

    Umanoidi pronti per le fabbriche: la rivoluzione di Mentee Robotics

    L’industria dei robot umanoidi sta vivendo una fase di forte dinamismo e l’ultima dimostrazione di Mentee Robotics lo conferma. L’azienda israeliana ha diffuso nuovi video che mostrano il suo MenteeBot V3 al lavoro in un magazzino, dove il robot opera senza teleoperazione né interventi nascosti, identificando scatole, sollevandole e coordinandosi con un secondo esemplare.
    Mentee Robotics, fondata nel 2022 da tre figure di spicco dell’intelligenza artificiale, tra cui Amnon Shashua di Mobileye, ha raccolto oltre 40 milioni di dollari e impiega una squadra composta per la maggior parte da esperti di IA. Nonostante la discrezione mantenuta fino ad oggi, le nuove dimostrazioni arrivano in un momento in cui il settore sta crescendo, anche grazie a colossi come Tesla, 1X e diverse aziende cinesi. Tuttavia, molti dei progetti concorrenti, incluse alcune presentazioni dell’Optimus di Musk, fanno ancora affidamento su un controllo umano diretto. Mentee, invece, punta a sviluppare robot che possano agire e imparare in autonomia.
    Non a caso, il MenteeBot V3 appare progettato per svolgere minuziosamente un lavoro che, in genere, è umano. Trasportando fino a 25 chili e camminando con un’andatura stabile adatta alle catene di montaggio, il prototipo vede fino a 360 gradi grazie a cinque telecamere e dispone di 31 giunti mossi da motori ad alta coppia sviluppati internamente. Inoltre, la batteria sostituibile “a caldo” consente di mantenerlo operativo quasi senza pause.
    La componente più innovativa, secondo l’azienda, è il software. I modelli di apprendimento impiegati permettono al robot di acquisire competenze in simulazione e trasferirle all’ambiente reale attraverso tecniche sim2real, oggi tra le più studiate nella robotica avanzata.
    Queste caratteristiche permettono di rispondere a una domanda industriale sempre più pressante.
    Uno studio di Goldman Sachs stima che negli Stati Uniti ci siano attualmente 700.000 posti di lavoro vacanti e che entro il 2030 potrebbe esserci una carenza globale di 2 milioni di lavoratori. Questa mancanza di manodopera, quindi, si farà più grave nei prossimi anni, e il 2026 potrebbe diventare l’anno in cui i robot umanoidi inizieranno davvero a entrare nelle fabbriche, anche per contrastare i costi di lavoro in aumento.
    Se queste dimostrazioni verranno confermate, non è difficile pensare che, prima o poi, questi robot diventeranno parte della quotidianità. Mentee Robotics, con il suo approccio pragmatico e un ritmo di sviluppo sorprendente, potrebbe essere tra le prime aziende a trasformare quel racconto di fantascienza in realtà, immaginando un futuro in cui i robot entreranno anche nelle nostre case.

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