
Una chanukkià illumina i libri: martedì 16 dicembre è stata accesa la terza candela della Chanukkià nel luogo stipite della cultura ebraica, la libreria Kiryat Sefer, sede del Centro di Cultura Ebraica.
All’accensione, organizzata dalla direttrice del Centro Giorgia Calò e dalla coordinatrice Micol Temin, hanno partecipato il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, l’Assessore alla Cultura Giacomo Moscati e l’Assessore alle Politiche Educative, Milena Pavoncello.
È intervenuto Rav Di Segni, che si è soffermato sulla cadenza temporale della festività, commentando: “Non è un caso che la festa di Chanukkà capiti proprio in questo periodo stagionale, quando le giornate sono le più corte dell’anno e le più buie”, aggiungendo che la luce della Chanukkià in questo momento sia volto a illuminarci e unirci.

Il Presidente Fadlun ha ripreso il tema della luce, commentando, “La luce è speranza, è vita”, facendo riferimento ai momenti difficili in cui il popolo ebraico ha acceso le Chanukkiot. Fadlun ha fatto riferimento anche a una luce interna ad ogni ebreo, aggiungendo: “Il ruolo dei rabbanim è proprio quello di permetterci di accendere la luce che è dentro di noi”. In chiusura, l’accompagnamento al violino della musicista Elisabetta Cananzi, che si è esibita in un adattamento dei canti di Chanukkà “Hanerot Halalu”, “Mao Tzur” e il Salmo 30, per concludere con il brano “A new day will rise”, canzone della cantante israeliana Yuval Raphael che ha portato in rappresentanza di Israele alla scorsa edizione dell’Eurovision nel 2025.
Un’accensione che ha illuminato non solo i libri ma tutti i presenti, incentivandoli a lasciare che la luce di Chanukkà li pervada e li porti ad accendere la propria luce interiore, quella dell’ebraismo.













