
Un intervento senza ambiguità, scandito da parole dure e da un richiamo diretto alle responsabilità della politica e delle istituzioni. Nelle comunicazioni alle Camere in vista del Consiglio europeo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato un passaggio centrale al tema dell’antisemitismo, condannando quella che ha definito una “inaccettabile sottovalutazione” del fenomeno.
“Permettetemi di ribadire anche in questa sede il cordoglio del Governo per il brutale attacco antisemita a Sydney, la nostra vicinanza al popolo australiano e alla comunità ebraica presa di mira da terroristi probabilmente affiliati all’Isis”, ha affermato la premier davanti al Parlamento, aggiungendo: “Il nostro pensiero va alle molte vittime e ai molti feriti”. Meloni ha poi voluto richiamare il gesto di chi, durante l’attacco, ha cercato di limitare le conseguenze della strage. “La nostra gratitudine va a quel cittadino, anche lui musulmano, che con il suo intervento ha evitato che la strage fosse addirittura peggiore”. “Nel suo gesto eroico – ha proseguito – sta un messaggio potentissimo: la pace è difficile, i nemici della pace proveranno a sabotarla in ogni modo, e spetta agli uomini di buona volontà, di qualunque fede e origine, fare di tutto per costruirla e preservarla”.
Dal piano simbolico, la presidente del Consiglio è passata a quello politico e istituzionale. “Alla politica e alle istituzioni spetta il compito di rafforzare le misure di sicurezza e di protezione delle comunità ebraiche”, ha dichiarato, sottolineando che queste “hanno il diritto di vivere in libertà nelle nostre città senza divenire bersaglio di intollerabili attacchi terroristici per il solo fatto di esistere”. Il passaggio più netto del suo intervento è arrivato poco dopo. “È tempo di non ammettere più distinguo o reticenze nella condanna di ogni forma di antisemitismo”, ha scandito Meloni, spiegando che “da lungo tempo si assiste a una inaccettabile sottovalutazione dell’antisemitismo di stampo islamista e di quello connesso alla volontà di cancellazione dello Stato di Israele”. Un fenomeno che, secondo la premier, va affrontato senza ambiguità, perché rappresenta una minaccia diretta ai valori democratici e alla sicurezza.
Alle parole della presidente del Consiglio ha fatto eco il gesto del Senato, che ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’attentato di Sydney, con l’Aula e i membri del Governo in piedi. Pieno sostegno all’intervento di Meloni è arrivato dalla Comunità Ebraica di Roma. In una nota, il presidente Victor Fadlun ha espresso “profonda gratitudine alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per le parole che ha pronunciato davanti al Parlamento, affermazioni di una forza e una logica straordinarie contro l’antisemitismo e in difesa della democrazia”. “È importante – ha proseguito Fadlun – che al più alto livello di governo la presidente Meloni abbia ribadito il nostro diritto di essere protetti e di vivere in sicurezza, oltre ad avere denunciato una sottovalutazione dell’antisemitismo islamista e di quello anti-Israele”. Un messaggio che, secondo il presidente della Comunità ebraica romana, non può restare isolato: “Le sue parole dovrebbero essere condivise dall’intera società civile e da tutte le forze politiche”.













