L’aggressione proditoria di sabato 7 ottobre ha causato a tutti gli ebrei una ferita dalle dimensioni incalcolabili. Oltre millecinquecento morti, numerosissimi i feriti anche molto gravi e il dramma degli ostaggi, la cui sorte incerta ci preoccupa profondamente. Possiamo affermare che questa ferita, inedita per le sue dimensioni in termini di vite cancellate, per la particolare efferatezza degli aggressori e…
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Un ricordo che non sbiadisce
Ogni ebreo è partecipe dei lutti e delle persecuzioni, a prescindere dalla distanza storica e geografica Il trascorrere del tempo solitamente riduce la forza con la quale i ricordi, anche i più dolorosi, si impongono alla memoria. Si dice, infatti, che sia proprio e solo lo scorrere degli anni che possa lenire il dolore conseguente ad un evento luttuoso, anche se,…
Giorno della memoria: è ora di dare la parola ai figli e ai nipoti dei carnefici
Si avvicina il Giorno della memoria e con questo il susseguirsi di dichiarazioni che se da una parte evocano il senso di una ritualità necessaria e collaudata negli anni, dall’altra lanciano un doppio allarme: il rischio di cadere in una retorica reiterata che interessa sempre meno e la forte preoccupazione che con la drammatica diminuzione del numero dei testimoni sopravvissuti,…
Il 16 ottobre e la memoria degli altri
La ricorrenza del 16 ottobre, come del resto quella del 27 gennaio, rappresenta un appuntamento al quale le istituzioni ebraiche non possono mancare, ma il dovere morale di ricordare, organizzando specifiche celebrazioni, non si disgiunge dalla necessità di individuare temi o prospettive sempre nuove che cerchino di porre le iniziative al riparo dalla ripetitività.Il rischio, infatti, di cerimonie che si…