Occupa una superficie di 120 metri quadrati, misura 20 metri di lunghezza e 6,5 metri di altezza. La sua costruzione ha richiesto tre anni e mezzo di lavoro e ha coinvolto 350 artigiani provenienti da 12 Paesi. Si tratta dell’Aron HaKodesh (Armadio sacro che custodisce i rotoli della Torah) più grande al mondo, che si trova nel campus della Yeshivà…
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La settimana di Israele. Prosegue la conquista di Gaza
La guerra immaginaria e quella reale Ci sono due guerre in corso in Medio Oriente, una reale e una virtuale o piuttosto propagandistica. La guerra reale è un’aggressione decisa dall’Iran, provocata da Hamas con la strage, gli stupri, i rapimenti e i missili del 7 ottobre 2023, si svolge su sette fronti, è una guerra difficile e dolorosa per tutti,…
Una ricetta estiva: insalata di farro, pesche grigliate e feta
L’estate non è soltanto una stagione. È un invito. Un invito a rallentare, a respirare più a fondo, a guardarci intorno e dentro, con occhi nuovi. Il tempo sembra dilatarsi nelle giornate lunghe e luminose. E in questo spazio più ampio, spesso meno affollato dagli impegni quotidiani, si apre la possibilità preziosa di riconnetterci: con le persone che amiamo e…
Un mosaico bizantino riemerge nel cuore del Negev dopo 1.600 anni
Nel cuore del Negev occidentale, un tesoro nascosto da secoli ha finalmente visto la luce: un mosaico bizantino di 1.600 anni è stato esposto al pubblico per la prima volta, nel complesso del Consiglio Regionale di Merhavim. La scoperta, avvenuta circa 35 anni fa nei pressi del Kibbutz Urim, ai margini del sito archeologico di KhirbatBe’erShema, è ora al centro…
“Letters for Life”: il Rebbe Schneerson e il potere delle parole
“Letters for life”, lettere per la vita, presenta una parte della corrispondenza privata del Rebbe Lubavitch, Rabbi Menachem M. Schneerson, attraverso l’approccio diretto e accessibile del giovane rabbino Levi Y. Shmotkin. È una lettura piacevole e profonda volta ad esplorare il benessere emotivo a partire dalle risposte che il Rebbe ha dato negli anni ai quesiti di ebrei di tutto…
“Per amore di una donna”, le interviste al regista Guido Chiesa e all'attrice Mili Avital
Con "Per amore di una donna", Guido Chiesa porta sullo schermo l’universalità del romanzo di Meir Shalev, intrecciando con sensibilità passato e presente attraverso le storie di due donne, Yehudit ed Esther. Il film, interpretato da Mili Avital e Ana Ularu, esplora identità, radici e memoria, sullo sfondo della nascita dello Stato d’Israele. In questo servizio, le voci del regista…
Le elezioni di ieri e le sfide della Comunità nel 1881
Con la Breccia di Porta Pia (20 settembre 1870) iniziò una lunga fase di riconfigurazione della collettività ebraica romana anche dal punto di vista istituzionale, dopo oltre trecento anni di reclusione (1555-1870). Per buona parte dell’era del ghetto l’Universitas Hebraeorum Urbis fu la struttura che resse le sorti della comunità, considerata “Nazione ebraica”, una collettività separata dal resto della popolazione…
Una moto senza tempo. Romeo Piperno e la sua Harley Davidson, 1926
Nel 1926 Romeo Piperno comprò una moto intramontabile: l'Harley Davidson. Una motocicletta simbolo di successo, che va avanti da oltre un secolo. Fu prodotta nel 1903 e furono due amici gli inventori dell'Harley: William Silvester Harley e Arthur Davidson. Avevano appena vent’anni quando realizzarono il primo prototipo iniziando a lavorare in un piccolo garage della casa di Davidson a Milwaukee, nell’Illinois.…
KKL, rare foto raccontano le celebrazioni di Shavuot prima della fondazione dello Stato d’Israele
In occasione di Shavuot, sono state pubblicate dal Keren Kayemeth LeIsrael- Jewish National Fund (KKL-JNF) rare foto d'archivio che offrono uno sguardo sulle celebrazioni della festività ebraica, prima della fondazione dello Stato di Israele. Gli scatti risalgono agli anni '30 e '40 durante i festeggiamenti a Gerusalemme, Haifa, nel kibbutz Ramat Yohanan, nel kibbutz Ramat David e in altre comunità…
“Visione profetica” del 1893: quando un artista italiano sfidò l’antisemitismo con un quadro
Poco o nulla dell’identità ebraica traspare dalle opere degli artisti italiani attivi dalla seconda metà dell’Ottocento. La liberazione dai ghetti e l’entusiasmo per l’Emancipazione orientarono infatti pittori e scultori verso stili e soggetti condivisi nel resto della penisola, dimostrando una piena integrazione nel tessuto sociale della nuova nazione. Ma questa integrazione non implicò necessariamente l’abbandono delle proprie radici. Lo dimostra…