All'inizio di questa settimana lo Yad Vashem, il Memoriale della Shoah a Gerusalemme, ha inaugurato una nuova sede per la più grande collezione al mondo di materiali relativi alla Seconda guerra mondiale. Alla presenza di donatori, dignitari, personale di Yad Vashem e sopravvissuti è stato inaugurato il Moshal Shoah Legacy Campus, che comprenderà anche il David and Fela Shapell Family…
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I coniugi Baranes uccisi dall'attacco di Hezbollah. Lasciano tre figli
I coniugi Noa e Nir Baranes, membri del Kibbutz Ortal e genitori di tre ragazzi di 13, 16 e 18 anni, sono stati uccisi ieri da un razzo di Hezbollah che ha colpito la loro auto vicino a Nafah, nel Golan. "La comunità di Ortal è forte e unita. Sosterremo la famiglia e affronteremo il dolore", hanno affermato i rappresentanti…
Giorno 277: cosa sta succedendo a Gaza e al confine con il Libano?
Proseguono le trattative a Doha per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo. A gestire i negoziati dal lato israeliano il capo del Mossad e quello dello Shin Bet. Nel frattempo, continuano le operazioni all’interno della Striscia di Gaza. A poco più di nove mesi dallo scoppio della guerra, il 60% dei terroristi di Hamas è stato…
Amsterdam: vandalizzata con la scritta “Gaza” la statua di Anna Frank
E' stata deturpata la statua di Anna Frank ad Amsterdam. Con la vernice rossa è stato scritto sul monumento della giovane vittima della Shoah “Gaza”. L’episodio è stato condannato dai politici olandesi che hanno chiesto agli eventuali testimoni di denunciare l’accaduto. “La statua di Anna Frank sulla Merwedeplein nel Rivierenbuurt è stata deturpata con la scritta ‘Gaza’ da un vandalo.…
La Columbia University rimuove tre amministratori per messaggi antisemiti
Dopo mesi di occupazioni e tensioni, alla Columbia University il vento sta cambiando. Tre amministratori del college americano sono stati rimossi dai loro incarichi, dopo aver inviato degli sms contenenti “antichi luoghi comuni antisemiti” durante un forum sulle questioni ebraiche a maggio. Lo riporta il New York Times, che cita una lettera inviata lunedì dai funzionari della Columbia alla comunità…
Missili di Hezbollah sullo stadio dell’Hapoel Ironi Kiryat Shmona
L’Hapoel Ironi Kiryat Shmona non potrà giocare nel proprio stadio per molto tempo. La struttura è stata colpita direttamente da un razzo lanciato dal Libano, rendendola inagibile. Una doccia gelata per i tifosi, che speravano di tifare i propri beniamini in casa dopo diversi mesi di attesa. Infatti, dallo scoppio della guerra la squadra ha dovuto giocare le partite casalinghe…
Trani, 'La notte dipingevo quadri rossi': una mostra dedicata all’Arte ebraica
Sarà inaugurata il 18 luglio presso l’ex Sinagoga Scola Grande–Museo di Storia ebraica di Trani la mostra “La notte dipingevo quadri rossi”. In esposizione 23 opere di Arte ebraica, risalenti al periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale, agli anni del conflitto e a quelli immediatamente successivi. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione S.E.C.A., Ente fondatore del Museo della macchina per scrivere…
Addio a Yitzhak Yifat, il paracadutista della foto simbolo della Guerra dei Sei giorni
Esiste una fotografia iconica, divenuta il simbolo dello Stato d'Israele. Al centro dell'immagine tre soldati, immortalati davanti al Muro Occidentale di una Gerusalemme appena conquistata dopo la Guerra dei Sei giorni del 1967. Si tratta di tre giovani paracadutisti: Zion Karasenti, Haim Oshri e Yitzhak Yifat. Yitzhak, anche noto come Itzik, si è spento sabato all'età di 81 anni ed…
Muore Liora, la madre di Noa Argamani
È riuscita a passare i suoi ultimi giorni accanto a sua figlia Noa, come aveva sperato nei lunghi, interminabili, otto mesi in cui la giovane, rapita da Hamas il 7 ottobre, era prigioniera a Gaza. Liora, la madre dell’ostaggio liberato Noa Argamani, è morta all'età di 61 anni dopo una lunga lotta contro il cancro. Lo hanno riferito i media…
L’ex ostaggio Noa Argamani parla per la prima volta in un messaggio registrato
L'ex ostaggio Noa Argamani, che è stata salvata e riportata dall’IDF da Gaza in Israele, ha parlato per la prima volta in un messaggio registrato mostrato durante a Tel Aviv dal Forum delle famiglie degli ostaggi. "Sebbene ora io sia a casa, non possiamo dimenticare gli ostaggi che sono ancora prigionieri di Hamas e dobbiamo fare di tutto per riportarli…