Nei giorni scorsi l’esercito israeliano ha scoperto un nuovo tunnel d’attacco di Hamas alla frontiera di Gaza, il diciottesimo dal 2014. Entro la fine dell’anno sarà completata la barriera sotterranea che coi suoi sensori rende già oggi inutili questi scavi. I terroristi hanno dovuto quindi cambiare strategia: dall’invasione sotterranea a quella marittima e aerea, con nuovi missili, droni e palloni…
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Il rifiuto di gareggiare con atleti israeliani è puro razzismo
In mezzo ai rischi dilaganti di guerra attizzati dall’Iran, all’armamento nucleare, all’organizzazione sistematica del terrorismo in tutto il Medio Oriente, alla feroce repressione interna, potrebbe sembrare un dettaglio insignificante, ma vale la pena di segnalarlo. “Il capo del comitato olimpico nazionale iraniano, Syed Reza Salehi Amiri, ha dichiarato al presidente della federazione internazionale Judo Marius Vizer che gli atleti iraniani…
L’Iran è già in guerra, anche se non la dichiarata
Fra le tante cose che sono cambiate vi è anche la guerra, che non inizia più con dichiarazioni, invasioni o sbarchi di truppe ma con sabotaggi, blocchi economici, terrorismo, azioni di gruppi paramilitari, attacchi informatici, posizionamento di armi e loro distruzione. E’ quel che accade da tempo fra l’Iran, che ha un programma imperialista di controllo dell’intero Medio Oriente, e…
L’Iran è già in guerra, anche se non la dichiara
Fra le tante cose che sono cambiate vi è anche la guerra, che non inizia più con dichiarazioni, invasioni o sbarchi di truppe ma con sabotaggi, blocchi economici, terrorismo, azioni di gruppi paramilitari, attacchi informatici, posizionamento di armi e loro distruzione. E’ quel che accade da tempo fra l’Iran, che ha un programma imperialista di controllo dell’intero Medio Oriente, e…
In Israele è campagna elettorale permanente
Ogni tanto sui giornali esce qualche notizia di politica interna israeliana e in particolare sulle elezioni: un giorno c’è chi propone di non ripeterle, annullando la legge di scioglimento della Knesset, un altro si annuncia la ricandidatura di Ehud Barak, che aveva abbandonato la politica dopo il fallimento del suo “partito dell’indipendenza” nel 2012 (ma aveva già abbandonato la vita…
Perché è difficile ammettere che c’è antisemitismo
Tutti gli ebrei lo sanno, al di là delle divisioni politiche, sociali e nazionali: l’antisemitismo è tornato ad essere un pericolo. Non solo perché gli attacchi alle sinagoghe, ai cimiteri, ai monumenti e soprattutto alle persone si sono sono moltiplicati in tutto il mondo, anche in paesi un tempo esenti, come gli Usa; ma anche perché il discorso antisemita è…
La minaccia iraniana che pochi vogliono vedere
L’Iran è in guerra. E’ in guerra con Israele, di cui minaccia (anzi promette) quotidianamente la distruzione - e cerca di avvicinarla spostando truppe al confine, finanziando ed armando gruppi terroristi come Hezbollah, Hamas e Jihad islamica. E’ in guerra con gli Usa, che cerca di espellere dal Medio Oriente e quotidianamente insulta e minaccia. E’ in guerra con l’Arabia…
La strana povertà di Abu Mazen e dei palestinesi
Strane cose accadono nell’Autorità Palestinese. Il presidente (o meglio il dittatore, eletto quattordici anni fa per un mandato di 5 anni e mai più sottopostosi al vaglio degli elettori) Mahamoud Abbas non perde occasione per dire che l’AP è in una situazione di bancarotta. La ragione è che rifiuta di prendere i soldi delle dogane che Israele gli versa regolarmente,…
Leader o nemico? Quando la politica diventa personalizzazione
Ormai da tempo anche in Italia si parla di “personalizzazione” della politica: al posto dei vecchi partiti di massa con apparati, funzionari, sezioni, correnti e “centralismo democratico”, vi sono leader che godono di una fiducia personale. In realtà è una vecchia storia, prima di Berlusconi c’erano stati Kennedy, Togliatti, Adenauer, Ben Gurion, per non parlare di Mussolini e Stalin, Hitler…
Risultati elettorali e mezzi di comunicazione
Gli italiani non hanno avuto quasi informazione sulla larga vittoria del primo ministro uscente Modi nelle elezioni politiche indiane e neppure di quella meno trionfale ma netta e soprattutto inaspettata del premier Morrison in Australia. Eppure si tratta di due immensi paesi, la più popolosa democrazia del mondo e uno stato continente, che contano molto nel panorama mondiale. I vincitori…