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    25 aprile, la partecipazione dell’ebraismo italiano alle celebrazioni a Porta San Paolo



    Porta
    San Paolo: in questo luogo simbolico per la lotta partigiana a Roma si sono
    aperte le celebrazioni per il 25 aprile, 77° anniversario della Liberazione
    dell’Italia dal nazifascismo.

    Prima il Sindaco Roberto Gualtieri e il
    Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti hanno deposto due corone di
    fiori a nome delle istituzioni che rappresentano. A seguire, è giunta una folta
    delegazione dell’ebraismo italiano, che ha contribuito con una corona a nome
    della Comunità Ebraica di Roma e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e
    un’altra a nome del Gruppo Ebraico Volontari. A guidare la delegazione,
    composta da decine di persone, vi erano la Presidente CER Ruth Dureghello, il
    Vicepresidente CER Ruben Della Rocca, la Presidente UCEI Noemi Di Segni, oltre
    a numerosi altri consiglieri e assessori comunitari.

    Momenti toccanti quando
    sono stati enunciati i nomi di alcuni componenti della Brigata Ebraica, a cui
    ha fatto seguito l’intonazione dell’Inno di Mameli.

    “Questa è la festa dei
    cittadini italiani per essersi liberati dal nazifascismo – ha sottolineato
    Ruben Della Rocca a Shalom – Il 25 aprile è una data sempre attuale, perché i
    fascismi esistono e resistono alla sconfitta della storia. essere qua è
    importante: siamo sopravvissuti alla Shoah e possiamo rivendicare la lotta
    partigiana fatta anche dai partigiani ebrei italiani che hanno aderito alla
    Resistenza e alla Brigata Ebraica che contribuì alla Liberazione. È molto bello
    vedere sventolare qua il tricolore, che ci dà un senso di orgoglio. Dobbiamo essere
    fieri di essere ebrei italiani”.

    “Festeggiamo l’Italia, riuniamoci intorno a
    questa memoria condivisa anche per non dimenticare gli eserciti Alleati e la
    Brigata Ebraica, quegli ebrei che tornarono per combattere per il nostro Paese.
    Dobbiamo ricordare la lotta partigiana e celebrare quei valori ancora sanciti
    dalla nostra costituzione” ha evidenziato Ruth Dureghello.

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