Sono gli anni del nazismo: e tra i tanti disastri e macerie, che questo periodo storico lascerà dietro di sé, c’è l’amicizia tra Hans e Konradin, narrata nel libro di Fred Uhlman “L’amico ritrovato” (Feltrinelli). Una storia d’amore e d’amicizia profonda che verrà stravolta e distrutta dalle leggi razziali e dall’antisemitismo del terzo Reich. Una lettura del passato che si trasforma in un testo incredibilmente attuale e universale, in grado di essere apprezzato e compreso a qualsiasi età, e in qualsiasi momento storico. La storia di due ragazzi, due compagni di classe che si scelgono, si comprendono sin dal profondo delle loro anime. Un giovane intelligente ebreo un nobile tedesco che scoprono di avere un legame profondo ma impossibile. L’amico ritrovato è un racconto che fa emozionare, però ferisce, aiutando a riflettere. Un grande classico della letteratura tedesca corredato dalle incantevoli illustrazioni di Manuele Fior. L’amore che lega Hans e Konradin tocca il cuore e si spinge oltre ogni barriera razziale, in un romanzo di formazione senza età. Le emozioni, pagina dopo pagina, prendono forma e colore, restituendo il quadro sociale e psicologico del grande orrore che fu il nazismo.
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Michelle Zarfati