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    Torna il “Teatro Mobile” a rinnovare la Giornata della Cultura Ebraica

    Nel panorama delle attività culturali della Giornata Europea della
    Cultura ebraica, c’è un evento che oltrepassa ogni esperienza sensoriale, che
    educa ed emoziona. È la rappresentazione teatrale organizzata dall’associazione
    culturale “Teatro Mobile”, che quest’anno mantiene la promessa di
    partecipazione alle attività comunitarie, presentando un nuovo spettacolo.
    Teatro Mobile è nota a molti per l’evento “Occhi nella memoria
    ascoltando il passato”, organizzato lo scorso aprile in occasione della
    giornata della Liberazione e di Yom HaShoah. Domenica 18 settembre propone un
    evento multidisciplinare che coinvolge le arti visive, musicali e
    drammaturgiche, nella cornice del Quartiere ebraico di Roma. Protagonista è la
    storia degli ebrei della Capitale, le cui tracce storiche sono visibili ancora
    oggi a distanza di oltre duemila anni. Alla luce di questa ricchezza dei luoghi,
    l’iniziativa nasce dalla volontà di esaltare la memoria del popolo ebraico,
    ripercorrendola nello spazio e nel tempo.
    I promotori dell’iniziativa sono il regista di Teatro Mobile
    Marcello Cava, la musicista e cantante Evelina Meghnagi, con la supervisione
    scientifica di Claudio Procaccia. Se il tema della Giornata Europea della
    Cultura Ebraica è il rinnovamento, l’esperienza di Teatro Mobile ne incarna
    perfettamente le caratteristiche: si tratta di una realtà innovativa,
    multidisciplinare, ecosostenibile, che rispetta i luoghi attraversati e dà voce
    alla storia in modo originale.
    Per Teatro Mobile, “l’innovazione è l’idea del rilanciarsi sapendo
    quello che c’è dietro, senza essere trascinati verso il basso, ma usando
    leggerezza, ironia, consapevolezza” come ricorda a Shalom Evelina Meghnagi.
    L’autrice musicale la descrive come un’opera teatrale itinerante
    che mette insieme varie arti – movimento, musica, recitazione e parola – in
    modo semplice e autentico, con l’ausilio della tecnologia. “L’idea è che
    l’opera si svolga in movimento, ma che il pubblico possa sentire, tramite le
    cuffie, suoni dal vivo e registrati, armonici rispetto all’ambiente esterno”.
    Come afferma Marcello Cava, si tratta di eventi teatrali “pensati
    per il luogo che li ospita e che li rende unici”. Infatti, la particolarità di
    Teatro Mobile è che “lo spettatore e il fruitore godono della proposta teatrale
    muovendosi lungo gli itinerari stabiliti. I luoghi sono scenografie essi stessi
    e gli
    attori sono divulgatori, guide del viaggio. Non è uno spettacolo
    teatrale, né una visita guidata, né un concerto o una conferenza, ma è tutte
    queste cose insieme”.
    La proposta di domenica non è meno ambiziosa della precedente, il
    regista ne anticipa per Shalom il tema: “sarà un viaggio geografico nella
    storia del rapporto tra gli ebrei e Roma. Si parte dall’ascolto di testi biblici,
    si racconta la comunità ebraica durante l’Impero Romano, passando per la distruzione
    del Tempio, il Medioevo, la Bolla del Papa e la reclusione del Ghetto nel 1555,
    fino all’Ottocento e ai gironi nostri”.
    Nel panorama della Giornata Europea della Cultura Ebraica è
    certamente un evento da non perdere. L’appuntamento è davanti al Centro di
    Cultura domenica 18 settembre dalle 19.30.

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