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    Un’animazione sulla vita spezzata di Charlotte alla Festa del Cinema di Roma

    Chi è Charlotte Salomon (e perché non si parla di lei)? Charlotte è stata una pittrice tedesca di origini ebraiche. Charlotte Salomon è stata vittima dalle Shoah. Artisticamente viene ricordata principalmente per la creazione di una serie di dipinti autobiografici dal titolo “Vita? O teatro?”. Quasi tutti realizzati c tra il 1941 e il 1943 nel sud della Francia, mentre si nascondeva dai nazisti.

     

    Adesso Charlotte Salomon ha anche la sua voce grazie ad un film d’animazione dal titolo, appunto “Charlotte” firmato a quattro mani da Eric Warin e Tahir Rana, e presentato alla 16ma edizione della Festa del Cinema di Roma.

     

    D’altronde come ha già dimostrato il recente “Where is Anna Frank” di Ari Folman oppure il corto “La stella di Andra e Tati” si può parlare di temi come la Shoah attraverso un cartoon senza aver bisogno di ricorrere a modi buffi o fiabeschi ma rimanendo radicati nella cruda realtà. Realtà che il film del binomio riesce a ricreare in maniera eccellente e in cui affiora la forza di una ragazza che cerca per se stessa un futuro mai in difesa, ma in attacco. Futuro che le verrà negato quando già incinta sarà deportata ad Auschwitz per essere uccisa il giorno stesso del suo arrivo.

     

    “Charlotte” adotta uno stile vicino a quello che la giovane pittrice usò per le sue tele. Tele che oggi vengono considerate, in qualche modo, antesignane, delle graphic novel.

     

    E poi temi come la famiglia, l’amore, la sofferenza, le gioie e l’emozioni, i segreti terribili, la insensatezza della guerra, tutti riportati tra i suoi dipinti, e ricreati per il film, che definiscono persone e raffigurano attimi di vita (spezzata). Charlotte è una donna diventata adulta, per forza, in un periodo difficile, durante la guerra soffrendo la caccia alla sua razza e la sua religione senza realizzare per davvero il perché. Un tema purtroppo ancora attuale.

     

    I registi Warin e Rana, grazie anche alla consultazione della Charlotte Salomon Foundation, ricreano lo stile della Salomon, tra realtà e finzione, analizzando o meglio realizzando gli eventi, insomma “quello che è successo, o che magari non è successo ma che non per questo è meno vero”.

     

    “Charlotte” è patrocinato da Keira Knightley e Marion Cotillard, che danno la voce alla protagonista rispettivamente nella versione inglese e in quella francese, e questo non può che aumentare la magnificenza di una pellicola già di per sè magnifica.

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