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    Iran e Turchia: le ambizioni di due imperialismi che minacciano la pace

    Chi bada alla sicurezza di Israele ha capito ormai da qualche anno che il pericolo vero viene dall’imperialismo iraniano e dai suoi satelliti (Hezbollah, la Siria) e molto meno dal terrorismo palestinese. Questo spiega gli accordi espliciti o taciti con gli stati arabi sunniti che hanno la stessa preoccupazione. Oltre a quello iraniano però, nel Medio Oriente è sempre più evidente un altro imperialismo, quello turco, che cerca di sovvertire Israele, ma soprattutto si scontra con la Grecia, con l’Egitto, riesce a mettere basi in Libia e nel Corno d’Africa, riafferma aggressivamente la propria vocazione anticristiana al califfato (il caso della chiesa di Aghia Sofia ecc.). Fra i due imperialismi vi sono molti parallelismi: eredi di antichi regni, intorno agli 80 milioni di abitanti, governati da islamisti autoritari, nostalgici della potenza passata, negatori dello status quo, in dipendenza strategica dalla Russia, con vasti eserciti, ma anche notevole dissenso civile, minoranze oppresse e soprattutto economie molto disastrate, che rendono irrealistiche ma non meno pericolose le loro ambizioni espansioniste. Le velleità imperialistiche della Turchia si esercitano soprattutto sul Mediterraneo e dovrebbero molto allarmare l’Italia, come già accade con la Grecia. Ma, al di là del terzomondismo tradizionale della politica italiana e in particolare delle forze attuali di governo (PD e 5s), la risposta europea alle provocazioni turche è paralizzata dall’appoggio sostanziale che Merkel ha concesso a Erdogan. L’Europa e dunque l’Italia subiscono senza reagire. Chi appoggia la Grecia è Israele, l’Egitto, gli Emirati, cioè la “Nato del Medio Oriente”, con l’aiuto della Francia che come al solito ha più iniziativa internazionale dell’Italia anche su problemi che ci riguardano direttamente. Mentre Israele sembra aver trovato il modo di contenere per il momento l’Iran e ha le armi e la decisione per farlo, l’Europa e l’Italia di fronte alle provocazioni turche abbozzano, lasciando la Grecia da sola. Il pericolo più vicino di una guerra aperta oggi viene da lì.

     

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