Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    L’importanza della donna

    Molte volte in modo superficiale si afferma che nell’ebraismo la donna sia considerata “inferiore” rispetto all’uomo. A testimonianza di questa tesi si porta la benedizione mattutina “Benedetto…. Che non mi hai fatto donna”.

     

    Nello studio di tutto ciò che riguarda l’ebraismo non ci si deve fermare alla semplice lettura testuale, ma si deve approfondire, ricercare. Molti autorevoli Maestri interpretano questa frase in modo assolutamente diverso. Il ringraziamento non è dovuto ad una presunta superiorità dell’uomo, ma per il fatto che la donna è esente da tutta una serie di Mitzvoth che altrimenti non si potrebbero rispettare. Questa interpretazione cambia completamente la prospettiva.

     

    Sin dai primi racconti della Genesi, il Talmud, il Midrash e altri testi di esegesi e mistici, danno alla donna un ruolo primario. Nel Talmud ci sono innumerevoli brani he esaltano il ruolo della donna.

     

    Vorrei citarne due.

     

    In Sanhedrin 39° c’è il racconto di un notabile romano che si rivolge a R. Gamliel dicendo che il D.o degli ebrei è un ladro, perché ha rubato una costola ad Adamo per creare Eva.

     

    La figlia chiede di poter rispondere e dice al notabile di chiamare un ufficiale perché durante la notte sono entrati dei ladri che hanno rubato un calice d’argento e ne hanno lasciato uno d’oro.” A quel punto il notabile affermò: “Venissero tutti i giorni ladri come questi!”

     

    La ragazza rispose: “Non è forse quello che è successo ad Adamo? Ha perso una costola, ma ha ottenuto un dono prezioso!” In un altro passo è scritto: “Diceva R. Tanchum a nome di R.Chanilai: L’uomo che non ha una moglie vive senza gioia, senza benedizione e senza bene”.

     

    Senza gioia, perché è scritto: «E gioirai tu e tua moglie»

     

    Senza benedizione, perché è scritto «Per far posare la benedizione sulla tua casa (moglie)»

     

    Senza bene, perché è scritto «non è bene che l’uomo rimanga solo» (Jevamoth, 62b)

     

    Concludo questa breve riflessione con un midrash.

     

    Quando fu creato il primo uomo, D.o gli fece trovare tutto quello che gli serviva. Tra gli utensili che gli fornì c’era un lunghissimo cucchiaio. Adamo provò ad usarlo per mangiare ma non ci riuscì. Provò ad usarlo per altre funzioni, ma invano.

     

    Quando D.o gli mise di fronte Eva, Adamo intuì che quel cucchiaio serviva per imboccare la moglie e da questo imparò che senza una donna vicino molte cose del creato non avrebbero senso.

    CONDIVIDI SU: