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    “L’Iran è qui?”. La pubblicità provocatoria di Bar Refaeli

    La super-modella israeliana Bar Refaeli è la testimonial di una campagna pubblicitaria che ha scatenato una furiosa polemica in tutto lo Stato di Israele. Nei giorni scorso, la top-model classe 1985 è apparsa in prima pagina sul quotidiano Haaretz vestita con un velo integrale che lasciava vedere solo i suoi azzurrissimi occhi. Sotto la foto, una domanda: “L’Iran è qui?”. Non solo, l’intero Paese si è visto riempire di cartelloni pubblicitari con la stessa immagine ed è apparso anche un video sui profili social della modella. La scelta del velo integrale islamico di Bar Refaeli e la domanda provocatoria sull’Iran hanno ovviamente scatenato le polemiche. Perché quello che poteva apparire come un messaggio politico, in realtà si è scoperto essere una pura e semplice campagna pubblicitaria per la casa d’abbigliamento di cui è testimonial e co-proprietaria: Hoodies. La campagna si chiama “Freedom is basic”, ossia “la libertà è basic”. E gioca sul fatto che “basic” indica anche il tipo d’abbigliamento. La pubblicità non è piaciuta a molti, e tanti sono stati i commenti negativi sulla pagina Instagram della Refaeli. Molto critico il rapper ebreo iraniano Hatzel che ha postato: “Mentre fai la donna d’affari, sappi che in Iran la donna è di proprietà dell’ uomo e non è considerata né mentalmente né legalmente uguale agli uomini. Mentre brandisci la bandiera del liberalismo, sappi che in Iran le persone sospettate di avere relazioni omosessuali sono impiccate per strada e il loro corpo viene lasciato appeso finché non imputridisce. Quando una donna viene stuprata in Iran, la polizia ha il potere di costringere chi l’ha stuprata a sposarla, con o senza il suo consenso. Mi chiedi ancora se l’Iran è in Israele?”.


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