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    Con Eden Alene Israele in finale all’Eurovision

    Lo scorso anno la pandemia aveva rimandato l’Eurovision Song Contest, dove performer dei paesi appartenenti all’Unione Europea ed alcuni altri paesi scelti si esibiscono per aggiudicarsi il premio di canzone europea dell’anno. L’ultima edizione è stata quella tenuta a Tel Aviv nel maggio del 2019, con Madonna sul palco, quest’anno la manifestazione canora è ospitata a Rotterdam.

     

    Israele, nel pieno di una crisi politica, militare e sociale gareggia con una giovanissima cantante, Eden Alene – ragazza di 21 anni, appartenente ad una famiglia etiope, emigrata negli anni 90 durante l’emigrazione di massa dei Beta Israel, gli ebrei che fuggivano dal paese africano.

     

    Eden, una star nello Stato Ebraico, durante la serata di apertura di ieri sera della kermesse, ha trionfato con la canzone “Set me free” e si è assicurata un posto alla finale che si svolgerà il prossimo sabato.

     

    Non sono mancate però le polemiche, durante la sua esibizione, alcuni spettatori, hanno sventolato bandiere palestinesi e cartelloni con slogan antisemiti; proteste che si sono estese anche fuori all’auditorium dove si teneva la gara, con un gruppo di manifestanti propal che hanno insultato con cartelloni la cantante.

     

    Per una Nazione come Israele che in questo momento sta affrontando la guerra contro Hamas e disordini interni tra cittadini arabo israeliani ed ebrei israeliani, il successo di una sua giovane stella potrebbe essere un segnale di fiducia e speranza per tutta la società: figlia di immigrati etiopi, ebrea da sempre, israeliana di seconda generazione.

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