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    Grazie al digitale Zikaron BaSalon – la Memoria in salotto – diventa globale

    Una nuova partnership digitale consentirà alle persone di tutto il mondo di onorare la giornata annuale di commemorazione delle vittime della Shoah – conosciuta in Israele come Yom Hashoah – con l’aiuto dell’iniziativa israeliana Zikaron BaSalon, che porta le storie dei sopravvissuti alla Shoah nelle case di tutto il mondo.  Unendo le forze con la USC Shoah Foundation, il programma Bringing Testimony Home consentirà alle storie dei sopravvissuti di essere ascoltate a livello globale per le generazioni a venire. Zikaron BaSalon (letteralmente, “commemorazione – memoria in soggiorno”; Porta testimonianza a casa) riunisce le persone nelle case, nei luoghi di lavoro e in altri ambienti più intimi per parlare con i sopravvissuti alla Shoah e ascoltare le loro testimonianze.

     

    Il programma è stato utilizzato in migliaia di case e ha interessato collaborazioni con organizzazioni che vanno dalle agenzie governative alle carceri israeliane. Ampliando l’iniziativa, la USC Shoah Foundation ha annunciato lunedì il lancio di un nuovo programma in base al quale i potenziali host in tutto il mondo potranno ricevere gli strumenti di cui hanno bisogno per organizzare un evento nell’ambito dell’iniziativa Zikaron BaSalon/Bring Testimony Home direttamente online. 

     

    Gli host riceveranno kit digitali che includono una testimonianza di un sopravvissuto alla Shoah della durata di 30-45 minuti. Riceveranno anche materiale didattico e spunti di discussione, fornendo dunque loro le risorse per organizzare incontri sia di persona che virtuali per commemorare le vittime e i sopravvissuti alla Shoah. Sette testimonianze sono attualmente disponibili online in ebraico, inglese e spagnolo.

     

    Tra i testimoni che raccontano la loro storia c’è: la dottoressa Edith Eger, sopravvissuta ad Auschwitz, autrice e psicologa di successo; Elie Alevy, che ha vissuto gli orrori del ghetto di Salonicco prima di essere trasportato ad Auschwitz; Erika Gold, che ha servito nella resistenza francese come corriere; Kurt Thomas, fuggito dal campo di sterminio di Sobibor durante la ribellione dei prigionieri del 1943; e Yehuda Bakon, un sopravvissuto ad Auschwitz e noto artista israeliano.“Sono seduta qui e sono felice che questa mia storia verrà ascoltata di nuovo. I miei figli e nipoti sapranno che la nonna, tanto, tanto tempo fa, fu una vittima. Ma oggi è una sopravvissuta”, ha detto la Dottoressa Eger.

     

    L’integrazione di queste testimonianze in Zikaron BaSalon conserverà la memoria nel sito web così che le testimonianze dei sopravvissuti saranno fruibili in futuro a chiunque vorrà ascoltarle. Oltre a consentire ai sopravvissuti alla Shoah la possibilità di far ascoltare le loro storie in parti del mondo in cui i testimoni non possono recarsi.

     

    Zikaron BaSalon fu inizialmente progettato per mettere in contatto i giovani con i sopravvissuti alla Shoah. “Ora siamo diventati quelle generazioni future e, in un mondo che sta ancora combattendo l’odio e l’intolleranza, è nostra responsabilità portare avanti le storie di forza e resilienza dei nostri sopravvissuti”, afferma il sito web di Zikaron BaSalon.

     

    Man mano che il numero di sopravvissuti alla Shoah diminuisce, l’opportunità di ascoltare le testimonianze in presa diretta diventerà più rara. La pandemia di Covid-19 ha inoltre presentato ulteriori sfide all’iniziativa, poiché le restrizioni hanno impedito le riunioni in casa. Tuttavia, ha anche fornito lo slancio per spingere e ideare riunioni ed eventi organizzati su Zoom, utilizzando le risorse online. Zikaron BaSalon è stata fondata inizialmente nel 2011 e ha consentito a 1,5 milioni di persone in 60 paesi di ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah.

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