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    Il primo giorno del presidente americano Joe Biden in Israele

    È iniziato il tour in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che è atterrato nell’aeroporto internazionale di Tel Aviv poco dopo le 15.

     

    Una volta sbarcato dall’Air Force One insieme al Segretario di Stato Antony Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, Biden è stato accolto dal presidente Isaac Herzog, dal primo ministro Yair Lapid e dal premier supplente Naftali Bennett.

     

    La prima parte della giornata si è svolta proprio nell’aeroporto. “Lo Stato d’Israele è una nazione innovativa e di successo, che contribuisce al tikkun olam, alla guarigione del mondo, attraverso la scienza e la medicina, la tecnologia idrica e alimentare, l’innovazione climatica e molto altro”, ha affermato nel suo discorso di benvenuto il presidente Herzog, che ha definito la sua controparte americana come “un vero amico e convinto sostenitore di Israele e del popolo ebraico, della nostra sicurezza e del nostro benessere, per tutta la vita”.

     

    Mentre Lapid si è voluto soffermare sul duplice significato della visita: storica e personale. “È storica perché esprime il legame indissolubile tra i nostri due Paesi”, ha affermato Lapid, e personale perché, secondo il premier israeliano il suo rapporto con Israele “è sempre stato personale”. Infatti, questa è la decima visita nello Stato Ebraico per Biden, la prima come presidente.

     

    “Il legame tra il popolo israeliano e il popolo americano è profondo”, ha dichiarato il presidente Biden, aggiungendo che è diventato più forte con ogni generazione e che la sua amministrazione ha portato le relazioni bilaterali a nuovi livelli. Nei commenti dopo lo sbarco in Israele, il presidente degli Stati Uniti ha voluto sottolineare la sua volontà di continuare a “combattere il veleno dell’antisemitismo ovunque alzi la sua brutta testa”, e ha affermato al notiziario israeliano Channel 12 che gli Stati Uniti ricorrerebbero all’uso della forza contro l’Iran come “ultima risorsa” per impedirgli di ottenere armi nucleari.

     

    Dopo aver incontrato e aver fatto le foto di rito con il governo, lo Speaker della Knesset Levy e il leader dell’Opposizione Netanyahu, il presidente Biden ha avuto la possibilità di ammirare da vicino l’Iron Dome, l’Iron Beam e il David’s Sling nell’esposizione realizzata dal ministero della Difesa israeliano per l’occasione.

     

    La prima giornata si è conclusa con la visita al memoriale della Shoah di Yad Vashem a Gerusalemme, dove il presidente ha acceso la Fiamma Eterna nella Sala della Memoria e deposto una corona di fiori sulla lastra sotto la quale sono sepolte le ceneri delle vittime del campo di sterminio. Al memoriale ha avuto la possibilità di incontrare due sopravvissute alla Shoah, Rena Quint e Giselle (Gita) Cycowicz, con le quali si è fermato a parlare insieme al Segretario di Stato Blinken, il cui patrigno era anch’egli un sopravvissuto.

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