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    Il Sud di Israele in stato d’allerta a seguito delle minacce della Jihad Islamica

    Aumentano le tensioni intorno alla Striscia di Gaza in seguito all’arresto del leader della Jihad Islamica in Cisgiordania Bassam Saadi a Jenin lunedì sera. Saadi è stato catturato dalle forze armate insieme a suo genero, Ashraf al-Jada, e un altro membro del gruppo terroristico, che è morto in uno scontro a fuoco con le truppe. In risposta all’arresto, il gruppo terroristico con sede a Gaza, ha annunciato in una dichiarazione che hanno imposto uno stato di “vigilanza” e aumentato la “prontezza” dei suoi combattenti.

     

    A seguito delle minacce del gruppo terroristico, l’IDF ha ordinato la chiusura di diverse autostrade principali, linee ferroviarie e punti di vedetta lungo il confine di Gaza, visto il considerevole aumento delle attività dei terroristi, che rappresentano una “minaccia diretta di un possibile attacco ai civili israeliani”.

    Per la maggior parte delle città lungo il confine, sono stati pensati percorsi alternativi per uscire, a parte Kerem Shalom e Kibbutz Nahal Oz che sono stati completamente bloccati. 

     

    Mercoledì, l’esercito ha rafforzato la divisione di Gaza con 100 soldati riservisti e tre compagnie di leva per aiutare a tenere i civili fuori dalle aree sotto minaccia imminente. Anche il comando meridionale e la difesa aerea sono in allerta per un possibile lancio di razzi. Secondo quanto riferito a Times of Israel, sono stati avvertiti i gruppi terroristici che qualsiasi in risposta all’arresto di Saadi, ci sarà una risposta delle Forze di Difesa israeliane.

     

    Ieri mattina il capo di Stato Maggiore Aviv Kohavi ha visitato la divisione militare di Gaza e dato l’ordine di aumentare la prontezza dell’esercito in caso di un’escalation, rafforzare le difese e aumentare gli sforzi di intelligence. Ha anche approvato piani per azioni offensive, in caso di attacco della Jihad Islamica al confine.

    Il rinforzo alla divisione di Gaza comprende unità di artiglieria, fanteria, corazzate e di ingegneria da combattimento, nonché unità delle forze speciali.

    Secondo i resoconti dei media palestinesi, droni e jet israeliani nelle ultime ore hanno sorvolato la Striscia.

     

    “Comprendiamo le difficoltà per i residenti del Sud. Il nostro obiettivo principale in questo momento è proteggere le loro vite e salvaguardare la sicurezza di Israele” ha affermato il primo ministro Yair Lapid, aggiungendo inoltre che “le disposizioni di sicurezza che abbiamo deciso sono necessarie come misure temporanee. Non accetteremo una situazione a lungo termine in cui le organizzazioni terroristiche sconvolgono la vita dei cittadini”.

    Kochavi ha dichiarato inoltre che esiste la possibilità che l’esercito conduca un attacco preventivo sulla Striscia di Gaza.

     

    Saadi, come spiegato dallo Shin Bet ai media israeliani, è stato incarcerato e rilasciato dallo Stato Ebraico sette volte nel corso degli anni. Negli ultimi mesi però Saadi aveva “lavorato ancora più duramente per ripristinare le attività della Jihad Islamica ed era dietro la creazione di una forza militare significativa per l’organizzazione nella [Cisgiordania settentrionale] in generale e a Jenin in particolare”.

    “La sua presenza è stata un fattore significativo nella radicalizzazione degli operatori e dell’organizzazione sul campo”, ha aggiunto lo Shin Bet.

     

    Negli ultimi mesi Jenin è diventato un vero e proprio focolaio di attività terroristiche. Uomini armati e altri aggressori dietro numerosi attacchi terroristici provenivano proprio dalla città e dal suo campo profughi.

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