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    Israele: casi Covid in aumento. L’UE rimuove Israele dall’elenco dei paesi “sicuri”

    I governi dell’Unione europea hanno concordato lunedì di rimuovere Israele dall’elenco dei paesi “sicuri” dell’UE, poiché il ministero della Sanità ha riferito che il bilancio delle vittime di Covid-19 del paese, ha superato i 7,000 decessi. I visitatori israeliani potrebbero quindi dover affrontare controlli più severi, come i test Covid-19 e quarantene; tuttavia, le misure potranno variare a seconda del paese di arrivo dell’UE e dello stato di vaccinazione.

     

    Sono stati rimossi dalla lista anche: Stati Uniti, Kosovo, Libano, Montenegro e Macedonia del Nord. 

     

    Il blocco consente di viaggiare ancora alla maggior parte dei visitatori extra UE che sono completamente vaccinati, anche se potranno essere applicati test alternativi e periodi di quarantena, a seconda del paese di arrivo dell’UE.

    Nel frattempo, Israele – il paese che sembrava aver quasi sconfitto la pandemia solo due mesi e mezzo fa – ha raggiunto un numero preoccupante di casi, con 7.030 pazienti israeliani deceduti a causa del Coronavirus dall’inizio della pandemia, cominciata ormai lo scorso anno.

    Mentre il Paese continua a combattere contro un crescente focolaio di Coronavirus, le autorità sanitarie hanno anche riferito che 6.621 persone sono risultate positive al patogeno su circa 92.000 test effettuati domenica, portando il tasso di infezione del Paese al 7,2%.

    Gli ospedali israeliani stanno attualmente curando 736 pazienti Covid-19 in gravi condizioni, di cui 163 in terapia respiratoria.

    Israele domenica ha esteso a tutti i suoi cittadini il richiamo della terza dose vaccinale, nel tentativo di evitare la diffusione della variante Delta, risultata altamente trasmissibile.

     

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