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    Israele: l’Università di Tel Aviv lancia tre rivoluzionari nanosatelliti

    La Tel Aviv University (TAU) ha raggiunto un nuovo traguardo tecnologico in ambito aerospaziale. In meno di due anni infatti ha lanciato nello spazio tre nanosatelliti. L’ultimo, il TAU-SAT3, è stato lanciato ieri con il Falcon 9 di SpaceX.

     

    Secondo i ricercatori, quest’ultimo nanosatellite rappresenta una svolta scientifica per quanto riguarda i canali di comunicazione satellitare basati su tecnologie ottiche e quantistiche. TAU-SAT3, è stato il primo ad essere completamente progettato, sviluppato e costruito presso l’Università di Tel Aviv.

     

    “La Facoltà di Ingegneria è orgogliosa del successo del lancio del nanosatellite TAU-SAT3. – ha dichiarato il Preside della Facoltà di Ingegneria, il Prof. Noam Eliaz – Questo nanosatellite realizza una serie di pietre miliari sulla nostra strada per raggiungere la comunicazione quantistica dallo spazio per mezzo di un nanosatellite quantistico, che sarà costruito in futuro presso l’Università di Tel Aviv”. Ad oggi, la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Tel Aviv è leader in questo campo.

     

    Il nanosatellite dovrebbe orbitare intorno alla Terra per circa cinque anni e svolgere diversi compiti scientifici. La sua missione sarà quella di comunicare con la nuova stazione terrestre ottica allestita sul tetto dello Shenkar Physics Building nel campus dell’università.

     

    Si tratta di una delle pochissime al mondo in grado di agganciare, tracciare e raccogliere dati da un nanosatellite che, visto dalla Terra, è più piccolo di un singolo pixel. Il TAU-SAT3 infatti è un nanosatellite di 20 cm al cui interno trasporta un dispositivo ottico lungo solo pochi centimetri.

     

    “Quando il satellite passerà sopra Israele, il dispositivo emetterà luce a varie lunghezze d’onda che il telescopio della stazione ottica terrestre identificherà, aggancerà e seguirà” ha spiegato il Prof. Meir Ariel, Capo del Center for Nanosatellites dell’Università di Tel Aviv.

     

    “Ci auguriamo che TAU-SAT3 consenta per la prima volta la comunicazione tra una stazione terrestre ottica e un satellite, facendoci fare un significativo passo avanti per quanto riguarda la dimostrazione di una comunicazione quantistica affidabile” ha aggiunto il Prof. Yaron Oz, capo del Centro per la scienza e la tecnologia quantistica della TAU ed ex rettore dell’università.

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