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    Israele, le recenti innovazioni che hanno cambiato la chirurgia

    Robot chirurgici e cuffie digitali: queste sono solo alcune delle innovazioni sviluppate dalla tecnologia israeliana, dove robotica e intelligenza artificiale si combinano, creando una nuova realtà nel campo della medicina e della chirurgia. 

    Israele, Paese da sempre all’avanguardia nell’ambito della medicina moderna, punta sul mercato dei robot chirurgici, che, come cita il Jpost, nel 2020 ha superato i 4,6 miliardi di dollari, in previsione di una crescita del 17,4% tra il 2021 e il 2027. 

    Lo sviluppo di nuove tecnologie in campo medico, in particolare in quello chirurgico, ha consentito non solo la massima precisione negli interventi ma anche ricoveri più brevi.

    L’azienda israeliana Human Xtensions, per esempio, ha sviluppato un piccolo robot che permette al chirurgo di eseguire con la massima precisione operazioni molto complesse nella cavità addominale, in aree di difficile accesso. La società è quotata alla Borsa di Tel Aviv e ha l’approvazione della FDA per la commercializzazione dei prodotti negli Stati Uniti.

    La start up Beyeonics, con sede ad Haifa, ha prodotto cuffie digitali per chirurghi oculisti, ortopedici e neurochirurghi. Il sistema combina la realtà aumentata, l’imaging 3D e l’elaborazione di dati, ottenuti grazie all’intelligenza artificiale, supportando il processo decisionale del chirurgo. 

    L’azienda Medtronic, colosso del settore medico, applica l’ingegneria biomedica per la progettazione e la produzione di apparecchiature che aiutano ad alleviare il dolore cronico e contribuiscono al benessere di milioni di persone in 150 Paesi. Inoltre, tra le tecnologie sviluppate dalla società, c’è l’impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI), una procedura mini-invasiva adottata per sostituire la valvola aortica in pazienti affetti da stenosi aortica severa. Il dispositivo metallico inserito, grazie ai materiali da cui è composto (nichel e titanio), si adatta maggiormente alle caratteristiche anatomiche della persona. In passato, i pazienti dovevano sottoporsi ad intervento chirurgico invasivo, a cuore aperto. Attualmente, la procedura TAVI dura circa trenta minuti. Subito dopo il paziente resta sotto supervisione pochi giorni, per poi tornare alla vita normale.

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