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    Israele: Netanyahu rende omaggio ad Alessandro Parini sul luogo dell’attentato

    Ieri sera il premier israeliano
    Benjamin Netanyahu, accompagnato da sua moglie Sarah e dall’ambasciatore
    italiano in Israele Sergio Barbanti, ha reso omaggio alla memoria di Alessandro
    Parini, recandosi sul lungomare di Tel Aviv, dove il giovane italiano è stato
    travolto e ucciso lo scorso 7 aprile in un attacco terroristico.

    Il primo ministro ha deposto sul
    terreno una corona di fiori rossi e si è intrattenuto con l’ambasciatore
    Barbanti circa 20 minuti in un’area che era stata isolata e protetta dai
    servizi di sicurezza.  Netanyahu, ha
    raccontato l’ambasciatore, si è informato sulla vita del giovane italiano e le
    ragioni della sua visita in Israele, dimostrando un vivo interesse e una grande
    commozione per l’accaduto. Il premier israeliano ha pregato, inoltre,
    l’ambasciatore di portare i suoi saluti alla Presidente del Consiglio, Giorgia
    Meloni.

    “Sono molto commosso per l’omaggio
    reso stasera dal primo ministro Netanyahu e dalla moglie Sara ad Alessandro
    Parini sul luogo dove è stato ucciso. Italia e Israele sono uniti
    nell’amicizia, nella solidarietà e contro il terrore” ha scritto in un tweet l’ambasciatore,
    che ha deposto dei gigli nel luogo dell’attentato.

    In mattinata Netanyahu si è
    invece recato ad Efrat per incontrare il rabbino Leo Dee, in seguito alla
    perdita della moglie e delle due figlie nell’attentato avvenuto poche ore prima
    dell’attacco terroristico di Tel Aviv. Una delle figlie del rabbino ha chiesto
    a Netanyahu cosa avesse provato lui stesso nell’apprendere della morte del
    fratello durante l’operazione di Entebbe nel 1976. Netanyahu ha spiegato che
    all’inizio il dolore era immenso e, sebbene la gente gli avesse detto che
    sarebbe passato, non ci credeva. “Ma avevano ragione”, ha detto,
    aggiungendo che “il dolore che provi ora rimarrà per tutta la vita, ma
    l’intensità si attenuerà”.

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