Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Israele, scoperte nel deserto del Negev otto uova di struzzo di 4.000 anni fa

    Rinvenute otto uova di struzzo, risalenti a più di 4mila anni fa, fra le dune di sabbia di Nitzana, nel deserto del Negev, durante uno scavo guidato dall’Autorità israeliana per le Antichità (IAA). 

    Il team di ricercatori ha trovato le uova accanto a un antico focolare di un accampamento, usato da nomadi del deserto fin dal periodo preistorico. Portati alla luce anche strumenti di pietra, selce, pietre bruciate e frammenti di ceramica “ma la scoperta davvero speciale sono le uova di struzzo. – ha detto la responsabile degli scavi dell’IAA, Lauren Davis – Sebbene i nomadi non abbiano costruito una struttura permanente in questo sito, i reperti ci permettono di capire la loro presenza nel deserto. L’accampamento è stato rapidamente coperto dalle dune e poi è riaffiorato a causa dello spostamento della sabbia nel corso di centinaia e migliaia di anni. Questo spiega l’eccezionale conservazione delle uova, permettendoci di dare uno sguardo alla vita dei nomadi che vagavano nel deserto in tempi antichi”.

    Gli struzzi erano diffusi nella regione fin dal periodo preistorico ma si estinsero nel corso del XIX secolo. Secondo gli studiosi, il ritrovamento delle uova in siti e in periodi diversi dimostra l’importanza che avessero come materia prima. “Troviamo uova di struzzo in contesti funebri, come oggetti preziosi o contenitori. Naturalmente, venivano utilizzate anche come cibo: un uovo di struzzo ha il valore nutrizionale di circa 25 uova di gallina!. –  ha spiegato l’archeologo Amir Gorzalczany dell’IAA – Talvolta venivano decorate e incise e ciò dimostra il loro utilizzo anche a scopo decorativo. È interessante notare che non è raro scoprire uova di struzzo durante gli scavi, mentre le ossa dei grandi uccelli non vengono trovate. Ciò potrebbe indicare che anticamente le persone evitavano di cacciare lo struzzo e si accontentavano di raccogliere le loro uova”. 

    I ricercatori ritengono che la vicinanza delle otto uova al focolare non sia una scoperta casuale naturale, ma una raccolta intenzionale. Un uovo di questi è stato ritrovato direttamente all’interno del focolare: ciò confermerebbe l’ipotesi del loro utilizzo come cibo. “Le uova di struzzo sono frammentate ma ben conservate, nonostante lo strato superficiale sia scoperto. –  ha spiegato Davis – Inoltre, l’esame scientifico rivelerà informazioni sull’età esatta del sito”. “Quando lo scavo sarà concluso – continua la studiosa – ricostruiremo le uova, proprio come un puzzle. Le uova ricomposte ci potranno far capire la specie e per cosa esattamente siano state usate”. 

    CONDIVIDI SU: