Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Israele: torna la quarantena per i passeggeri in arrivo dalle “zone arancioni”

    Anche l’Italia fa parte dei 18 paesi denominati “zone di colore arancione”.

     A partire da mercoledì prossimo, sarà imposta la quarantena di quattordici giorni a chiunque torna in Israele, da uno di questi 18 paesi. 

    Il ministero della salute e la Knesset hanno approvato martedì pomeriggio la decisione di imporre nuovamente la quarantena, Tra i luoghi segnalati gli Stati Uniti, la Francia, l’Italia, la Germania, la Grecia e molti altri paesi. 

    Inizialmente, la misura prevedeva di entrare in vigore venerdì, ma in seguito il ministero ha annunciato che sarebbe stata rinviata a mercoledì. 

    A partire dall’11 agosto, tutti i viaggiatori che entrano in Israele da questi paesi dovranno isolarsi anche se sono completamente vaccinati o se in passato hanno contratto il virus. 

    Secondo un portavoce del comitato, la decisione è definitiva e non richiede ulteriore approvazione da parte del governo o “del governo per il coronavirus”

    L’elenco completo delle nazioni che sono state approvate per essere aggiunte all’elenco include Ucraina, Italia, Islanda, Stati Uniti, Botswana, Bulgaria, Germania, Paesi Bassi, Tanzania, Grecia, Malawi, Egitto, Repubblica Ceca, Francia, Cuba, Ruanda e Tunisia. 

    L’elenco dei paesi sottoposti a severo avviso di viaggio – o denominati anche, “zone di colore arancione” – comprende attualmente Cambogia, Colombia, Costa Rica, Cipro, Fiji, Georgia, Gran Bretagna, Guatemala, Honduras, Kenya, Liberia, Mongolia, Myanmar, Namibia, Panama, Paraguay, Seychelles, Turchia, Uganda, Emirati Arabi Uniti, Zambia e Zimbabwe.

    Tuttavia, Seychelles, Zambia, Paraguay, Costa Rica, Uganda, Liberia, Panama e Kenya verranno rimossi dall’elenco.

    Gli israeliani potranno viaggiare nei paesi “arancioni”, ma dovranno essere messi in quarantena al loro ritorno, per 14 giorni, che possono essere ridotti a 7 con due test PCR negativi.

    I paesi considerati il più alto livello di rischio – o denominati “paesi di colore rosso” – sono posti a divieto di viaggio. Agli israeliani è proibito visitare i paesi in questione, a meno che non ottengano un permesso eccezionale. 

    L’elenco comprende attualmente Argentina, Bielorussia, Brasile, Cipro, Georgia, Gran Bretagna, India, Kirghizistan, Messico, Russia, Spagna, Sudafrica, Turchia e Uzbekistan.

    Secondo i dati presentati dal ministero della Salute durante la riunione del comitato, nell’ultimo mese sono arrivati in Israele dagli Stati Uniti circa 57.025 passeggeri. Di questi, circa 141 sono risultati infettati dal virus, ovvero lo 0,25%.

    Inoltre, gli Stati Uniti presentano attualmente una media settimanale di 155 casi per milione di persone, 1736 casi attivi per milione di persone secondo il modello epidemiologico sviluppato dall’Imperial College London (ICL) e 969 secondo quello dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME).

    Per quanto riguarda la Francia, circa 17.429 passeggeri si sono recati in Israele e 42 di loro sono stati trovati infetti (o 0,24%). Inoltre, la Francia presenta attualmente una media settimanale di 262 casi per milione di persone, 224 casi attivi per milione di persone secondo il modello ICL e 558 secondo quello IHME.

    Circa 11.065 persone sono arrivate in Israele dall’Italia nell’ultimo mese e lo 0,24% di loro è risultato infetto: 27 viaggiatori. L’Italia ha attualmente una media settimanale di 67 casi per milione di persone, 181 casi attivi per milione di persone secondo il modello ICL e 95 secondo quello IHME.

    CONDIVIDI SU: