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    Pollard da uomo libero ha dedicato un Sefer Torah alla Tomba di Yosef

    Jonathan Pollard ha donato lunedì sera un nuovo Sefer Torah a Kever Yosef (la Tomba di Yosef), a Shechem. Accompagnato da sua moglie, Esther, dal capo del Consiglio regionale di Shomron Yossi Dagan, e da Rav Shmuel Eliyahu, Rav di Tzfat.

     

    Come ha ricordato Pollard in una dichiarazione a Shechem, egli aveva commissionato la stesura di questo Sefer Torah durante la sua detenzione negli Stati Uniti circa 12 anni fa, con l’intenzione di portarlo lui stesso alla Tomba di Yosef.

     

    Jonathan Pollard fu imprigionato per trent’anni con l’accusa di spionaggio a favore di Israele,  segnando uno dei momenti peggiori per le relazioni tra gli USA e lo stato ebraico.

     

    Nel 1995 Pollard ottenne la cittadinanza israeliana durante la sua detenzione, in attesa di quel giorno che l’avrebbe portato a vivere in Israele. Dopo più di trent’anni di prigionia, finalmente nel novembre scorso è stato liberato con un’ordinanza del Dipartimento di Giustizia. Poi si è trasferito in Israele assieme a sua moglie ed è stato accolto con tutti gli onori dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu, che per anni ha lottato per il suo rilascio.

     

    Lunedì scorso quel desiderio di donare un Sefer Torah da uomo libero si è finalmente realizzato. «Sento un legame molto personale con questo posto – ha spiegato Jonathan Pollard durante la cerimonia – e con Yosef HaTzadik (il Giusto), per quello che ha passato».

     

    Pollard ha raccontato come la fede in D-o lo abbia aiutato nei momenti peggiori della sua prigionia, fatta anche di umiliazioni da parte degli ufficiali e delle guardie carcerarie, che cercavano di demoralizzarlo ricordandogli che non sarebbe mai tornato a casa. A conclusione del suo discorso che ha raccolto molta partecipazione dei presenti Pollard ha detto «Questo Sefer Torà sarà usato da noi e dalle future generazioni».

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