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    Quentin Tarantino: “Sarebbe fantastico girare un film a Gerusalemme”

    “Effettivamente se giri un film a Gerusalemme, non c’è posto dove punti la telecamera, in cui non stai catturando qualcosa di davvero fantastico” ha detto Quentin Tarantino, ospite dello show condotto da Bill Maher al Real Time, in occasione dell’uscita del romanzo “C’era una volta a Hollywood” (in Italia dal 1° luglio edito da La Nave di Teseo).

    Al regista, che ha trascorso il periodo di pandemia a Tel Aviv con la moglie Daniella Pick, cantante e modella israeliana ed il figlio Leo di 15 mesi, il conduttore Maher ha chiesto se avesse intenzione di ambientare il suo prossimo film in Israele, suggerendo il titolo “La capitale mondiale della vendetta”, visto che Tarantino è conosciuto soprattutto per i film violenti e graffianti, come Pulp fiction, così riporta il Jpost.

    “Non farei un film sul clima politico”, ha detto Tarantino, sottolineando con entusiasmo che Gerusalemme offre molteplici possibilità cinematografiche. Il regista nell’intervista rivela che gli è mancata la città di Los Angeles e ci tiene a sottolineare che “Israele e Los Angeles, in realtà, sono molto simili. Hanno un clima quasi identico, ma Israele è molto più piccola”. 

    Maher e Tarantino hanno poi discusso riguardo alcune critiche mosse al regista per non aver dato più spazio nel film C’era una volta a Hollywood a Margot Robbie, che interpreta Sharon Tate, la prima moglie di Roman Polanski, vittima a Bel Air nel 1969 degli efferati delitti compiuti dai membri della setta di Charles Manson.

    Il regista ha poi confermato al conduttore la decisione di lasciare la regia dopo il decimo film, perché “conosce la storia del cinema e sa che da qui in poi i registi peggiorano”.

    Riguardo il prossimo ed ultimo film, Tarantino non ha svelato alcun indizio ma ha ammesso di aver pensato ad un remake de Le Iene, film d’esordio alla regia: “Chiariamo: non lo farò” – ha scherzato – “anche se l’ho considerato”.

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