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    Tel Aviv è ancora tra le principali città in cui si realizzano start-up

    Nonostante le recenti turbolenze economiche, Tel Aviv è ancora una delle principali città di “unicorni” (start-up valutate 1 miliardo di dollari). A rivelarlo è un nuovo rapporto condotto dal Comune di Tel Aviv-Yafo in collaborazione con la società di ricerca olandese Dealroom.

    Secondo il rapporto, che si concentra sul coinvolgimento e la promozione dell’ecosistema tecnologico della città, Tel Aviv-Yafo è al 5° posto al mondo nella produzione di aziende unicorno, con il 76% delle start-up fondate a Tel Aviv che scelgono di rimanere e operare nella città.

    Inoltre, secondo il rapporto, Tel Aviv-Yafo è al 3° posto tra tutte le città della regione EMEA per gli investimenti totali in capitale di rischio raccolti nel 2022. Non solo, il valore delle start-up di Tel Aviv è ora di 393 miliardi di dollari, 3,5 volte di più rispetto al 2018. Soltanto nel corso dello scorso anno le start-up con sede a Tel Aviv hanno raccolto 6,9 miliardi di dollari, quasi due volte di più rispetto al 2020. Il settore cyber è l’industria in cui sono state investite le somme più alte — per un valore di 1,7 miliardi di dollari — e il settore sanitario è uno dei in più rapida crescita, con un aumento del 33%.

    “Congratulazioni alla nostra città. Sono orgoglioso del fatto che Tel Aviv-Yafo si sia classificata così in alto. Queste sono le conquiste della democrazia, della libertà e dei diritti umani, che portano alla straordinaria creatività e ai risultati dell’industria hi-tech locale nell’ultimo anno – ha detto il sindaco di Tel Aviv-Yafo Ron Huldai. “Non dobbiamo dimenticare proprio nel periodo attuale, in cui la democrazia in Israele è in crisi, che l’industria hi-tech è fiorita soprattutto grazie a valori come la libertà e la parità di diritti”.

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