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    Turismo a Lecce: quartiere ebraico tra luoghi piu’ visitati

    Accanto alle bellezze del Barocco, nel cuore del centro storico di Lecce, e’ diventato un forte attrattore turistico l’antico quartiere ebraico della citta’, dove sono ben conservate numerose testimonianze della presenza giudaica dall’eta’ medievale fino al “Gherush” (cacciata) avvenuto tra il 1492 e il 1541. Ogni anno cono circa 20mila i turisti che visitano la Lecce ebraica. A dare impulso ad un turismo composto da ebrei, non solo provenienti da Israele, ma da ogni parte del mondo, e’ il museo ebraico (Jewish Museum Lecce), un percorso ipogeo realizzato, con la consulenza scientifica del professor Fabrizio Lecce, docente di Lingua e letteratura ebraica all’Universita’ del Salento, nelle fondamenta di Palazzo Taurino, laddove di ritiene sorgesse la sinagoga. Nell’antico quartiere ebraico, tra lo splendido Barocco della basilica di Santa Croce, Palazzo dei Celestini, piazza sant’Oronzo e piazza del Duomo, la toponomastica di alcune vie e’ stata realizzata sia in italiano che in lingua ebraica. L’idea di creare il museo e’ stata di un operatore turistico del luogo, Michelangelo Mazzotta, che e’ riuscito a valorizzare tutte le testimonianze presenti nell’ipogeo, tra cui numerosi reperti e quelle che sono ritenute le vasche per l’abduzione utilizzate per i bagni purificatori. “Il museo e’ ormai una realta’ consolidata – afferma Michelangelo Mazzotta – che attrae visitatori da ogni parte del mondo, soprattutto da aprile ad ottobre. Possiamo dire che almeno 20mila persone visitano ogni anno il quartiere ebraico, diventato a tutti gli effetti un’attrazione capace di dare il suo contributo all’economia cittadina”. (AGI)

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